“Non permetto a nessuno di trattarmi così” La lezione di Djokovic a Cameron Norrie: l’inglese gli fa uno sgarbo antisportivo, lui cambia ritmo e lo manda a casa al volo

Novak Djokovic è ai quarti di finale degli Internazionali di tennis di Roma. Ha battuto in due set l’inglese Cameron Norrie. Nel corso del match c’è stato anche un momento di tensione. Norrie, a meno di due metri dalla rete, ha schiacciato su Djokovic che si era girato. Lo ha colpito al polpaccio e si è scusato ma in modo blando. Djokovic si è avvicinato alla rete, lo ha guardato e poi ha continuato a fissarlo a ogni occasione per il resto del match. L’Equipe riporta la sua conferenza stampa.

Sembravi molto irritato con Cameron Norrie, specialmente dopo lo smash che ti ha tirato sul polpaccio nel secondo set. Pensi che l’abbia fatto apposta? Poi ha chiesto il time-out medico mentre stavi per servire per il match. (QUI LA CLIP)

Ho visto il replay quando mi ha preso (sullo smash). Sì, forse puoi dire che non mi tocca deliberatamente. Non lo so se mi ha visto. Ma hey, con lo sguardo periferico, si può sempre vedere dove il giocatore è posizionato sul campo. La palla era super lenta, vicino alla rete. Mi ero girato perché il punto era perso su di me. Ma forse non si tratta tanto di questo. È un insieme di cose. Fin dall’inizio della partita, ha fatto tutto ciò che era permesso. Gli è permesso prendere un time-out medico. Ha il diritto di colpire un giocatore (con una palla), ha il diritto di dire “dai!” più o meno a ogni punto della prima partita. Ma queste sono cose che noi, i giocatori nello spogliatoio, non consideriamo fair play. Non è così che ci trattiamo l’un l’altro. Ma di nuovo, è permesso, quindi… Sono andato molto d’accordo con Cameron durante tutti questi anni del Tour. Ci siamo allenati insieme. È un ragazzo molto gentile fuori dal campo, quindi non capisco quel tipo di atteggiamento sul campo, ad essere onesti. Ma e “così” che va. Lui ha appiccato il fuoco e io ho risposto. Non permetterò a qualcuno di comportarsi così, solo abbassando la testa. Risponderò a questo. Basta così. Quello che succede in campo, lo lasciamo in campo e andiamo avanti.

Novak, questa è la tua 17esima qualificazione ai quarti di finale a Roma in 17 partecipazioni. 

Sono felice di questo risultato qui a Roma. Questo è uno dei miei migliori tornei, uno di quelli in cui sono più costante. In diciassette anni ho vinto qualche volta (6) e ho giocato un sacco di finali (12). Questo è storicamente un torneo che non ho mai saltato perché amo giocare qui, amo essere qui. Ho tanti sostenitori, buona energia. È un torneo che arriva al momento giusto della stagione, dove sono in grado di aumentare il mio livello di gioco e che può permettermi di essere nella forma giusta per il Roland Garros.

Eri in ritardo di qualche minuto prima dell’inizio della partita. Eri nella sala massaggi. Hai un problema fisico?

Sì, ho qualcosa, ma non voglio parlarne troppo. Abbiamo avuto un riscaldamento cominciato tardi questa mattina, c’erano solo due campi di allenamento disponibili per molti giocatori. Non era una preparazione ideale per la partita. Ho finito il riscaldamento dieci minuti prima della partita, faceva freddo. Ho cercato di fare tutto in tempo. Ho avuto il permesso dal supervisore di avere un tempo extra di sette, otto minuti. Ecco qua.

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