Giorgio Bianchi: “Oggi ho intervistato Marija L’vova-Belova, accusata dalla Corte Penale internazionale dell’Aja, assieme al presidente Putin, del crimine di guerra di deportazione illegale di minori”

di Giorgio Bianchi da Facebook

Oggi ho intervistato Marija L’vova-Belova, accusata dalla Corte Penale internazionale dell’Aja, assieme al presidente Putin, del crimine di guerra di deportazione illegale di minori.
Perfino la CNN ha recentemente smentito la tesi dellā€™accusa secondo cui i rifugiati ucraini sarebbero stati deportati con la forza in Russia.
Il canale televisivo statunitense ha mostrato un servizio su diversi cittadini ucraini che attualmente vivono in Russia e si che lamentavano di essere stati perseguitati dal governo di Kiev.
Il corrispondente ha attirato l’attenzione sul fatto che nonostante il governo ucraino vada affermando che gli ucraini sarebbero stati deportati con la forza nella Federazione Russa, gli intervistati ribadiscono che nessuno li ha costretti ad andarsene e che la loro ĆØ stata una decisione consapevole.
Nel marzo-aprile 2022 sono circolate sui nostri media ridicolaggini analoghe anche riguardo a presunte deportazioni di civili da Mariupol. Quando ho intercettato gli sfollati alle fermate dei bus, mi hanno ribadito con fermezza che erano fuggiti dalla guerra volontariamente. Anzi, che se ci fossero stati mezzi disponibili, sarebbero usciti dalla cittĆ  prima.
Il rapporto della Corte non attribuisce alcuna importanza al fatto che i bambini siano stati affidati ai russi, in molti casi, dalle stesse famiglie, che siano russofoni e per la quasi totalitĆ  provenienti dalle repubbliche autonomiste del Donbass.
Inoltre ammette di non avere documentazione di maltrattamenti subiti dai bambini
Nessuno invece indaga sui milioni di ā€œrifugiatiā€ ucraini ā€œaccoltiā€ in Occidente e in particolare in Polonia. Su quante adozioni siano legali, quante fughe siano state forzate, quanti maschi siano stati costretti a combattere e quante donne e bambini siano state espatriate contro la propria volontĆ .
Le accuse sono state formulate dal procuratore, lā€™avvocato britannico Karim Asad Ahmad Khan e trionfalmente annunciate dal presidente della Corte, il giudice polacco Piotr Hofmanski. Considerando che sono gli Stati a designare i magistrati e i procuratori della Corte, e che Gran Bretagna e Polonia sono tra i principali fornitori di armi allā€™Ucraina, la presunzione di imparzialitĆ  ĆØ quantomeno discutibile.
Dopo i missili finiti a Marzo, i soldati senza calzini che avanzano a colpi di pala, mancavano solo i bambini rapiti dagli orchi russi.

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