“Tutti a libro paga di Pfizer e bill Gates” L’incredibile scoop pubblicato dal giornale di Maurizio Belpietro totalmente censurato dal mainstream

Si dirada sempre di più la nebbia intorno all’universo vaccini anti Covid. Un importante passo in avanti è stato fatto soprattutto nell’opinione pubblica, che giorno dopo giorno sta smettendo di accettare passivamente le verità del Sistema e della narrazione a senso unico, e sta capendo che di marcio ce n’è stato e ce n’è tanto. A schiarire un po’ le idee ci pensano anche le notizie che filtrano sui conflitti d’interesse tra politica e Big Pharma. E così, mentre la presidente della Commissione Ue continua a fuggire dal chiarire sulla vicenda degli sms con il Ceo di Pfizer Albert Bourla, si viene a sapere, ad esempio, del premier britannico Rishi Sunak che è socio fondatore di Theleme (registrata nelle Isole Cayman, paradiso fiscale che non rende pubblici i registri aziendali), uno dei maggiori investitori dell’azienda farmaceutica Moderna. Ma non è il solo, è in ottima compagnia…

Partendo dal presupposto che c’è un gigantesco problema di fondo nel sistema sanitario, dove scienziati e medici indipendenti sono sempre meno (e sono sempre più i conflitti di interesse che influenzano risultati, scelte e mercato dei farmaci), i conflitti d’interesse sono molto diffusi sia negli Usa che in Europa. A tal proposito un accurato approfondimento è stato fatto da Maddalena Loy su La Verità. Parlando degli Stati Uniti, dove hanno sede le maggiori aziende produttrici di farmaci a mRna, Pfizer e Moderna su tutti, i rapporti tra esperti e aziende sono così intensi che un ente ha dovuto stilare una lista di quelli indipendenti dall’industria farmaceutica. La maggior parte di loro, guarda caso, ha in comune due cose: aver manifestato perplessità su lockdown, vaccini e mascherine e aver subito violenti attacchi da parte della comunità scientifica e accademica “ufficiale”.

Nella lista degli indipendenti, ovviamente, non c’è il consulente della Casa Bianca Anthony Fauci, influente promotore della vaccinazione di massa a mRna, coinvolto in contratti che riguardano brevetti e royalties di questi stessi farmaci. Scrive Loy: “Il patrimonio personale di Fauci è aumentato: nella sua disclosure sui conflitti d’interesse, di ben 96 pagine, risulta che i suoi beni siano passati dai 5 milioni del 2019-2021 ai 12,6 milioni attuali, attraverso investimenti, royalties, compensi e premi”. Un caso anche questo. Nella lista degli scienziati finanziati da privati figura anche il professor Eric Topol, “guru del nostro Roberto Burloni“, che percepisce finanziamenti pubblici ma anche privati. E tra i privati non può che spiccare la Bill & Melinda Gates Foundation.

Ma tra i destinatari dei finanziamenti di Bill Gates risulta esserci anche lo stesso Istituto Superiore di Sanità italiano, che ha ricevuto finanziamenti per ben quattro progetti. Punge Loy: “Grazie alla dottrina Gates, i governi si sono parzialmente ritirati dai loro oneri in materia di salute pubblica e hanno consegnato il controllo della sanità mondiale al privato Gates che, non a caso, è il secondo finanziatore dell’Oms dopo gli Usa”. Grazie a un sistema che prevede di finanziare pubblico e privato, Bill Gates ha penetrato sia l’industria farmaceutica che gli enti pubblici che poi acquistano – con i soldi nostri – farmaci e vaccini prodotti dai privati. Un circolo assai proficuo. E per citare l’ultima opera di Pif “e noi come stronzi rimanemmo a guardare”.

DI MADDALENA LOY DA TWITTER

Ieri su La Verità abbiamo pubblicato un approfondimento sui conflitti d’interesse che affliggono la sanità. A scorrere i tabellari dei finanziamenti di aziende e privati concessi a singoli medici, associazioni e perfino istituzioni ci si rende conto delle proporzioni del fenomeno, legale ma discutibile e opaco: oltre l’80% di medici e ricercatori riferisce relazioni finanziarie con l’industria farmaceutica. Se a ciò s’aggiunge che alcuni farmaci consigliati dai nostri esperti “indipendenti” hanno rivelato i loro limiti e rischi, c’è da chiedersi cosa aspetti il Parlamento a regolamentare queste procedure diffuse e a ristabilire la giustizia, anziché ignorare le evidenze sulle cure mancate, sulla fallacia di alcuni farmaci somministrati e sugli eventi avversi dei vaccini (di fatto imposti all’intera popolazione), ormai noti a tutti.

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