Conte senza vegogna: dopo aver varato la legge del superbonus con faciloneria, adesso va in piazza ad arringare chi ha subito i danni sulla propria pelle

Al corteo gli esodati dal Superbonus insultano Meloni, Conte li avverte: “Se si ripete mene vado”

l leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha chiesto ai manifestanti che partecipano al corteo contro l’abolizione del superbonus a Roma di fermare i cori contro la premier Meloni e il Governo minacciando di lasciare la manifestazione. “Sono qui per risolvere con voi un problema, ma non siamo qui per insultare il Governo e insultare sul piano personale Presidente e Ministro. Se verranno fuori altri insulti dovrĆ² lasciare il corteo”.

Conte cavalca la rabbia degli esodati del Superbonus: “Truffati dallo Stato

Truffati dallo Stato: cosƬ gli “esodati del Superbonus” sono scesi in piazza oggi contro il decreto legge che ha modificato la norma per la cessione dei crediti. Ma andiamo per gradi.Ā Lo scorso febbraio il governo ha stabilito con decreto 11/2023 la fine della cosiddetta cessione dei crediti e del Superbonus 110 per cento. La data di cessazione ĆØ prevista per il 31 marzo prossimo.Ā Il decreto ha agito su tre linee diverse e sostanzialmente ha interrotto l’erogazione di tutti i bonus fiscali sia a privati che a enti pubblici, impedendo gli sconti che erano previsti dal decreto Rilancio del governo Conte II. La preoccupazione ĆØ salita non tanto per i progetti giĆ  avviati – non toccati dal Ddl –Ā quanto per le aziende e le imprese nate da poco e che vivevano di quello.

Le proteste

Oggi martedƬ 21 marzo lavoratori e imprenditori del campo edile sono scesi in piazza sotto la bandiera della neonata “Associazione esodati del Superbonus”. Sul posto, anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che il superbonus lo ha introdotto nel 2020 come misura per stimolare la crescita dopo la piaga della pandemia. L’ex premierĀ ha aperto la marcia del corteo reggendo lo striscione dove si legge “truffati dallo stato”, dichiarando che il Movimento non volta le spalle ai cittadini, come invece fa il governo Meloni: “Questo governo non puĆ² permettersi di volgere le spalle a queste persone, non c’ ĆØ nessun buco di bilancio, ci sono solo vantaggi”. I manifestanti chiedono un cambio di rotta immediato.

CosƬ a Roma come a Genova, dove un lunghissimo torpedone di camion e altri mezzi da lavoro ha invaso dalle prime ore del mattino le strade della cittĆ  con notevoli ripercussioni sul traffico cittadino. Le richieste anche qui sono chiare: “Approvare la proposta di ripristino delle opzioni ‘cessione’ e ‘sconto in fattura’ sui bonus edilizi ordinari” entro la fine di dicembre 2023 per riaprire i tanti, troppi cantieri rimasti fermi dopo l’introduzione del Ddl.Ā Dal gruppo Telegram ufficiale dell’associazione si vedono anche altre manifestazioni spontanee in diverse regioni d’Italia: Puglia, Sardegna o Sicilia sono alcune ma tutte avanzano le stesse richieste di Roma e Genova.

Corteo edili Genova
Corteo Edili Genova – foto GenovaToday

Coinvolte in questi eventi da nord a sud piĆ¹ di 60 mila imprese con oltre 900 mila lavoratori. Tutti si trovano riuniti a manifestare contro il decreto improvviso che il governo ha fatto uscire il 16 febbraio scorso e che, di punto in bianco, ha interrotto l’erogazione del bonus edilizio e modificato la cessione del credito. Con queste due leggi in vigore erano nate molte aziende del terzo settore che si occupavano esclusivamente delle pratiche necessarie all’ottenimento degli sconti e tanti sono stati i cantieri edilizi aperti in questi ultimi anni per via degli prezzi molto convenienti. Il decreto legge ha spiazzato moltissimi lavoratori, che a pratiche giĆ  avviate o ad aziende appena nate e costrette a chiudere, hanno risposto creando l’Associazione esodati superbonus. “Chi puĆ² indossi un casco da cantiere” si legge nella nota del 17 marzo scorso che indiceva la manifestazione ora in corso a Roma. Per ora, di caschi ce ne sono pochi, ma tanta ĆØ la gente arrabbiata con la premier e il suo ministro dell’Economia.

Cosa cambierĆ  ora?

Ancora 10 giorni per ottenere la cessione del credito del Superbonus inviando allā€™Agenzia delle entrate la comunicazione telematica, poi si potrĆ  accedere solo alle detrazioni fiscali. Il 31 marzo sarĆ  uno spartiacque rispetto a chi aveva diritto ad accedere ai benefici economici grazie alla cessione del credito a terzi su cui si fondava gran parte dei benefici del bonus 110%. Da aprile si potrĆ  usufruire solo delle detrazioni fiscali e non ĆØ detto che sia tutto cosƬ facile. Molte aziende, se il confronto con il governo non andrĆ  a buon fine, dovranno chiudere. O comunque, per chi ĆØ fortunato, si troveranno costrette a riorganizzare la propria attivitĆ  cercando nuove opportunitĆ .

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