Conte e Schlein, che capolavoro! Vanno in piazza a manifestare contro di loro: gli unici ‘fascisti’ visti negli ultimi tempi. Le infami sanzioni di questi tre anni non possono essere considerate diversamente

Il “primo atto” di Elly Schlein sarà in piazza, “alla manifestazione antifascista di Firenze”, scrive Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno. “Per la prima volta insieme, Elly Schlein e Giuseppe Conte cominceranno ad annusarsi”. I primi sondaggi infatti, sottolinea il direttore di Porta a porta, “dicono che il salto in alto del Pd dopo l’elezione della nuova segretaria è interamente a spese del Movimento 5 Stelle e in minima parte di Articolo 1 (che forse si scioglierà per confluire nel nuovo Pd)”.

Ma attenzione, perché Elly Schlein, avverte Vespa, “si muove su un terreno scivoloso. Non c’è dubbio che il Pd ha raggiunto la punta più avanzata a sinistra della sua storia. L’obiettivo della nuova segretaria sarà da un lato di non snaturarsi, dall’altro di evitare che non si verifichi la temuta emorragia di una scissione”. Del resto la Schlein ha spostato l’asse a sinistra, attirando grillini delusi, anarchici, ambientalisti. “È facile che Pd e M5s siano uniti sulla richiesta del salario minimo, ma come si regolerà Elly Schlein sul sostegno bellico all’Ucraina e sul rigassificatore di Roma che vede sulle stesse posizioni di principio il sindaco dem Gualtieri e il governatore di centrodestra del Lazio, Rocca? E sulla riforma del reddito di cittadinanza? E sull’assegnazione dei fondi del Pnrr?”.

La domanda fondamentale è se la Schlein riuscirà a tenere unito il partito e le sue anime. “Il primo segnale sull’unità del partito sarà l’assegnazione degli incarichi? Ieri nell’incontro di Bologna con Bonaccini si è parlato di spirito unitario. Ma poi? Schlein lascerà uno dei capigruppo alla minoranza o no? Come si regolerà per le altre nomine?”, osserva Vespa. Che conclude: “Sarà la linea politica a stabilire se le due anime del Pd potranno convivere. Ci riuscirono comunisti e democristiani. Fecero un partito di centrosinistra che diventò il punto di riferimento dell’apparato statale. Perdendo progressivamente identità. Adesso che l’identità di un partito di sinistra-sinistra è fortissima che cosa accadrà?”.

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