Paula Almeida, una giovane donna di 37 anni e mamma di due bambine, si è recata per ben tre volte al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, in quanto accusava un forte dolore al braccio e al torace. Tutte le volte, però, – dopo gli accertamenti di rito – è stata rimandata a casa. Fino a quando, ieri 28 dicembre, il marito non l’ha trovata morta in casa.
Gli accessi in pronto soccorso
La giovane mamma di due bimbe di 2 e 6 anni ha accusato per la prima volta una forte dolore al braccio e al petto un paio di settimane fa. Onde evitare gravi conseguenze, si è prontamente recata all’ospedale Carlo Poma di Mantova. Qui le hanno effettuato alcuni accertamenti, dai quali – secondo i medici – non sarebbe emerso nulla di preoccupante. E, per questo, l’hanno rimandata a casa.
Poco dopo, però, la donna ha accusato un malore e, per questo, è tornata di nuovo al pronto soccorso, ma ancora non sarebbe emerso nulla dagli esami ed è quindi stata nuovamente dimessa. Intanto però il dolore continuava e pochi giorni fa ha deciso di chiedere di nuovo aiuto all’ospedale.
Questa volta le è stata prescritta una risonanza magnetica, che avrebbe dovuto fare dopo qualche giorno. Ma non ha fatto in tempo: mercoledì 28 dicembre, rientrando a casa, il marito l’ha trovata nel letto.
Aperta un’inchiesta
Secondo quanto raccontato dall’associazione Piccolo Brasile di Mantova, Paula Almeida sarebbe morta nel sonno nel corso della notte e il marito ha subito voluto denunciare l’accaduto, ritenendo possa esserci un nesso con gli accessi in ospedale.
La Procura ha accolto la denuncia e ha deciso di aprire un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità dei medici che potrebbero non essersi accorti di problemi di salute della donna. Come prima atto è stata disposta l’autopsia del corpo della donna, che lascia due bimbe ancora piccole.
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