“Miscela di oli non tracciabile” Coop accusata di frode alimentare: tenetevi alla larga dal marchio “Fior Fiore Coop”

Imbottigliato, etichettato e venduto come extravergine d’oliva di origine controllata (dop), in realtà era formato da una miscela di oli non tracciabile. Come riporta Il Corriere della Sera la Procura con il pubblico ministero Carlo Villani titolare dell’inchiesta ha chiuso le indagini a carico di dodici persone, ritenute presunte responsabili del reato di frode alimentare. Avrebbero infatti ingannato il consumatore, spacciando ‘Fior Fiore Coop’ come un prodotto di qualità quando non lo era. Ad essere iscritti nel registro degli indagati ci sono i nomi di alcuni dei responsabili della direzione commerciale dei supermercati, ossia Francesco Scocozza e Monica Michieli, dei dirigenti delle agenzie di servizi che acquistavano e trasportavano il prodotto sfuso. Partecipavano alla commercializzazione del prodotto o si occupavano del suo trasporto.

Gli accertamenti su tutta la filiera

I fatti riscontrati dagli investigatori risalirebbero al 2019. Secondo quanto emerso in sede d’indagine sul caso Fior Fiore Coop il responsabile della gestione qualità della ‘Fimoliva Global Service spa’ Gaetano Bonasia, non avrebbe inserito il percorso fiscale della partita d’olio extravergine di oliva sfuso, impedendone la tracciabilità. Il responsabile della qualità della ‘Montalbano Agricola Alimentare Sauro Santini per il pm avrebbe fornito dati falsi alla Coop Italia Società Cooperativa, occupandosi nello specifico di commercializzazione, imbottigliamento e vendita. L’autotrasportatore Cataldo Pagliarulo si sarebbe occupato della tracciabilità della partita di olio, che non proverrebbe da un unico frantoio, come si dichiarava invece nel prodotto finale. Su un eventuale rinvio a giudizio ora dovrà esprimersi il giudice dell’udienza preliminare.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui>https://t.me/capranews

Total
51
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Caso Soumahoro, Bonelli e Fratoianni smascherati da Striscia la Notizia: sapevano tutto per cui anche loro dovrebbero dimettersi insieme al burattino con gli stivali

Next Article

Gianluca Vialli, la richiesta dall’ospedale che fa ben sperare. Ha chiamato l'amico fraterno: “Ho voglia di vederti, vieni qui”

Related Posts