Il tesoro di casa Soumahoro: negli ultimi 18 anni incassati solo di contributi pubblici la bellezza di oltre 5 milioni di euro

La Karibu di Sezze ha vinto la prima gara per i progetti Sprar nel 2001. Da allora è poi andata avanti tra una proroga e l’altra. E attorno al 2015 ha ottenuto anche la gestione dei Cas. E non è diverso il quadro nella vicina Roccagorga, dove in passato a lavorare con la cooperativa sono stati anche pubblici amministratori e dove ad affittare immobili in cui ospitare i migranti sono stati pure funzionari comunali.

Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per https://roma.repubblica.it/

Cinque milioni e mezzo di euro in 18 anni e quasi tutti senza gara, andando avanti di proroga in proroga. Una somma imponente quella che ha incassato la cooperativa Karibu dal Comune di Sezze, in provincia di Latina, dove ha sede la coop della moglie e della suocera del deputato Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo. E non è diverso il quadro nella vicina Roccagorga, un centro di appena quattromila abitanti, dove in passato a lavorare con la cooperativa sono stati anche pubblici amministratori e dove ad affittare immobili in cui ospitare i migranti sono stati pure funzionari comunali.

Del resto la cooperativa è arrivata a gestire il 40% dei centri per migranti in terra pontina. Nel 2018 erano ben 51 su 129, accogliendo 2600 stranieri, dei quali 2200 richiedenti asilo. Coop su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Latina, cercando di far luce su stipendi non pagati ai dipendenti, migranti costretti a tirare avanti con poco cibo, senza acqua e senza luce, ipotesi di fatture false, raggiri e flussi di denaro diretti all’estero e in parte rientrati in Italia. Accertamenti a cui si sono uniti quelli dell’Ispettorato del lavoro e del Ministero delle imprese e del made in Italy, che una volta esploso lo scandalo hanno portato l’onorevole Soumahoro ad autosospendersi dal gruppo Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.

La Karibu a Sezze, dove i carabinieri di recente hanno anche sequestrato numerosi documenti della cooperativa inspiegabilmente buttati nei cassonetti prima della dismissione della sede, ha vinto la prima gara per i progetti Sprar nel 2001. Da allora è poi andata avanti senza vincere altre gare, tra una proroga e l’altra. E attorno al 2015 ha ottenuto anche la gestione dei Cas. Un sistema andato avanti fino al 2019 […]

E gli affidamenti senza gara? Tutti con semplici determine comunali. Con un sistema che non è stato bloccato neppure dalle numerose proteste compiute da migranti ospiti delle strutture Karibu, che come nel caso delle denunce oggetto attualmente di indagini lamentavano cibo scarso e di cattiva qualità, pochi vestiti, strutture precarie e la mancata erogazione dei pocket money, le somme destinate agli ospiti come previsto dalle apposite convenzioni. […]

Problemi analoghi a Roccagorga. Nel piccolo centro il progetto Sprar è stato avviato nel 2004 e affidato all’associazione setina “La Campanella”. L’anno dopo è subentrata la Karibu ed è andata avanti, sempre con il sistema delle proroghe, fino a due anni fa. Per quindici anni. La convenzione veniva rinnovata automaticamente alla scadenza di ogni triennio, fino ad arrivare all’ultimo rinnovo per il triennio 2016-2019. Solo nel 2014 Roccagorga ha ottenuto oltre 300mila euro di fondi per i rifugiati e, solo tra il 2017 e il 2019, ben 535mila euro l’anno.

“Abbiamo detto noi basta a quel sistema. Avevamo raccolto numerose segnalazioni sui troppi problemi con le case in cui erano ospitati i migranti”, specifica l’ex assessore al turismo e al decoro urbano Andrea Orsini, della Lega.

“La coop Karibù ha avuto un legame forte con il Pd e i Comuni amministrati: dagli affidamenti con fondi pubblici, spesso senza una gara, alle proroghe puntuali a ridosso delle scadenze, dagli immobili affittati dai dipendenti pubblici alla coop, fino all’assunzione di un amministratore democratico nella società della suocera di Soumahoro. Accadeva a Roccagorga, ma il modus operandi, difeso con le unghie e con i denti dalla sinistra, si è diffuso a macchia di leopardo a suon di affidamenti e proroghe anche a Sezze e Priverno”, afferma Angelo Tripodi, capogruppo della Lega in consiglio regionale. […]

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