Navi russe attaccate a Sebastopoli: partito dalla base Usa di Sigonella il drone che ha guidato l’attacco dell’esercito Ucraino

Quattro navi da guerra della flotta del Mar Nero della Federazione Russa, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, sarebbero esplose nella baia di Sebastopoli. A dirlo su Telegram è il viceministro degli Affari interni ucraino, Anton Herashchenko. Non solo, perché stando ai dati forniti da Gerashchenko, tra le imbarcazioni danneggiate ci sarebbe il vettore di missili da crociera Kalibr ’Admiral Makarov’.

La situazione per Mosca non deve essere delle migliori. Tanto che l’intelligence del Regno Unito è convinta che l’esercito russo starebbe accelerando la ritirata da Kherson, La riprova? La rimozione dei resti del famoso statista russo del XVIII secolo, Grigory Potemkin, dalla sua tomba nella cattedrale e l’esodo di 70 mila civili. Mosca ha anche riferito che “navi della flotta del Mar Nero della Marina stanno respingendo un attacco con droni nella baia di Sebastopoli”, in Crimea.

Sempre qui è rimasta uccisa una giornalista russa. La donna stava partecipando a un’esercitazione di tiro in un campo di addestramento militare in Crimea. Svetlana Babaeva, questo il suo nome, ha lavorato per lungo tempo per Rossia Segodnia che comprende l’agenzia di stampa Ria Novosti e il gruppo Sputnik, con incarichi a Londra o negli Stati Uniti. Primo cordoglio è arrivato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che la ha elogiata definendola una “giornalista poliedrica. Abbiamo lavorato insieme per molti anni”. Intanto le truppe russe hanno “sventato” il tentativo dei militari di Kiev di “sbarcare sulla riva sinistra del fiume Dnepr, vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”.

Crimea, attacco alla penisola russa sotto gli occhi di un drone partito dall’Italia

Verso le cinque del mattino la baia di Sebastopoli è stata attaccata da droni. Lo hanno riportato diversi media russi. Secondo le autorità locali non risulta che siano stati colpiti obiettivi in città. Un drone subacqueo sarebbe stato colpito e distrutto.

Contemporaneamente nei cieli di fronte alla penisola è stata registrata la presenza di un drone da ricognizione statunitense RQ-4B Global Hawk, decollato dalla base di Sigonella (Catania). 

Nonostante le imponenti forniture di armi e munizioni, il non meno vitale supporto dell’intelligence statunitense all’Ucraina (confermato apertamente) e il gran numero di istruttori militari inviati a Kiev, gli USA hanno sempre rifiutato di considerarsi parte in conflitto.

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