Quando non si è in grado di confutare le argomentazioni altrui, è fin troppo facile passare agli insulti, ma a volte si riesce a ottenere giustizia.
È il caso della condanna in primo grado a carico della virostar Matteo Bassetti, a cui il giudice del tribunale civile di Genova ha imposto il pagamento di 6mila euro per risarcire gli eredi di Luc Montagnier per i danni morali.
I fatti
A Sutri, in provincia di Viterbo, l’infettivologo del San Martino, in un incontro pubblico con il sindaco e Vittorio Sgarbi, aveva definito il biologo premio Nobel “un rinco******o affetto da demenza senile”, era agosto 2021.
Sulla materia del contendere, l’efficacia e la sicurezza dei cosiddetti “vaccini” Covid, nessuna affermazione: solo 20 secondi di offese e insulti rivolti a una personalità del mondo accademico con un curriculum di gran lunga più autorevole e considerato sul panorama internazionale.
Dopo le ingiurie di Bassetti l’accostamento “Montagnier rincoglionito” è diventato di dominio pubblico, nonostante lo scienziato francese abbia fino all’ultimo dato dimostrazione di essere lucido e capace di argomentare le sue posizioni.
A difendere la reputazione del premio Nobel sono stati gli avvocati Tiziana Vigni e Daniele Granara, che hanno querelato la virostar per diffamazione nei confronti di Montagnier.
Le parole del giudice e la reazione di Bassetti
I legali avevano chiesto un risarcimento di 500mila euro, il giudice, nel condannare Bassetti al pagamento di 6mila euro, ha riconosciuto che “le frasi del professor Bassetti erano volte a offendere personalmente Montagnier, denigrandolo non per le teorie sostenute in relazione ai vaccini, bensì per la sua condizione umana di anziano“.
Si attende a questo punto l’esito del processo penale sulla medesima vicenda e un probabile ricorso dell’infettivologo, che intanto ha commentato piccato: “Se il metro di valutazione fosse stato questo anche per tutti i personaggi che mi hanno insultato e diffamato in questi due anni, adesso sarei milionario”.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews