La prima ministra britannica Liz Truss si è dimessa, sei settimane dopo essere entrata in carica. Truss, del Partito Conservatore, ha annunciato le sue dimissioni giovedì, dopo che la gran parte dei membri del suo partito le aveva ritirato il proprio sostegno.
«Non posso rispettare il mandato per il quale sono stata eletta dal Partito Conservatore», ha detto Truss in un brevissimo discorso davanti ai giornalisti a Downing Street, la residenza del primo ministro. Non è ancora chiaro, almeno per ora, chi la sostituirà, ma Truss ha detto che il suo successore sarà scelto all’interno del Partito Conservatore nel giro di una settimana. Nel Regno Unito, il capo del partito di maggioranza è automaticamente il primo ministro.
Truss era stata eccezionalmente contestata dopo che le riforme fiscali da lei proposte avevano provocato un’enorme crisi finanziaria, che aveva messo in pericolo l’economia britannica. Truss era stata costretta a chiedere le dimissioni del suo ministro dell’Economia, Kwasi Kwarteng, e nominare al suo posto il moderato Jeremy Hunt, che ha cancellato la stragrande maggioranza delle misure fiscali su cui la prima ministra aveva basato il suo mandato.
Mercoledì ha lasciato il governo anche Suella Braverman, la ministra dell’Interno, definendo la gestione di Truss inetta e inadeguata. Nella serata di mercoledì il governo aveva inoltre rischiato di perdere un voto parlamentare piuttosto importante segno che ormai il sostegno a Truss tra i parlamentari Conservatori era di fatto esaurito.
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