Calenda fa i capricci dopo aver scoperto di esser stato fatto fuori da PD e Cinquestelle per gli ‘strapuntini’ di potere cui hanno diritto le opposizioni: a parole fa il fenomeno, nei fatti si fa fregare da quattro scalzacani

Scontro tra Pd e centristi sulle vice-presidenze delle Camere. Calenda: non parteciperemo al voto

Per il Pd si fannoi nomi di Nicola Zingaretti alla Camera e Anna Rossomando al Senato, i capigruppo potrebbero essere Valeria Valente al Senato e Anna Ascani alla Camera. Per i 5 stelle i nomi sarebbero quelli di Chiara Appendino alla Camera e di Stefano Patuanelli al Senato.

“Se da qui a mercoledƬ non ci sono novitĆ  non parteciperemo al voto per le vicepresidenze di Camera e Senato perchĆ© una delle opposizioni ĆØ esclusa dall`accordo Pd-M5S, il che fa capire che sotto traccia un`intesa tra di loro su tutto c`ĆØ giĆ . I dem non avendo piĆ¹ nessuna idea scelgono sulla base della consistenza elettorale. Dicono: i 5 Stelle hanno piĆ¹ voti andiamo con loro. Letta ormai ha scelto i 5 Stelle. Non ho piĆ¹ sentito nessuno neanche per le Regionali”. CosƬ Carlo Calenda, in un’intervista con il Corriere della Sera fotografa lo stato delle relazioni tra il Terzo polo e il Pd. Il clima ĆØ sempre piĆ¹ teso e non si vede all’orizzonte la possibilitĆ  di un fronte unico delle opposizioni per fronteggiare il prossimo governo di centrodestra. E se i leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e quello di Forza Italia, Silvio Berlusconi hanno siglato nel faccia a faccia di ieri una sorta di tregua seppure armata, lo stesso non si puĆ² dire tra il centrosinistra e il cosiddetto Terzo polo. E il muro contro muro sulle vice-presidenze delle Camere ne ĆØ la prova.

I centristi attaccano Pd e M5s, li accusano di avere giĆ  stretto un accordo e si dicono pronti a non partecipare al voto se non verrĆ  lasciata una poltrona da vice-presidente ad un esponente di Azione-Iv. La minaccia, perĆ², al momento non provoca nessun cedimento da parte dei democratici, che anzi replicano parlando di disinformazione da parte dei centristi. La questione ĆØ oggetto di scontro da giorni, Matteo Renzi ha cominciato a denunciare l’esclusione dei centristi dalle vice-presidenze giĆ  la scorsa settimana e oggi Carlo Calenda ha attaccato su Twitter: “Se Pd e M5s faranno l’accordo per spartirsi tutte le vice presidenze di Camera e Senato destinate all’opposizione noi non parteciperemo al voto.

Se questo accordo si materializzerĆ , la scelta del Pd in termini di alleanze sarĆ  evidente”. Immediato il sostegno del leader di Iv: “Condivido”, ha scritto subito Renzi. Dal Pd, perĆ², la replica ĆØ ruvida. Francesco Boccia parla appunto di “falsificazione della realtĆ . Speriamo che Renzi si fermi qui perchĆ© sta dicendo cose false: i regolamenti di Camera e Senato garantiscono a tutte le opposizioni la presenza negli uffici di presidenza. Con i numeri che hanno potranno accedere alle cariche elettive negli uffici di presidenza, i questori e i segretari d’Aula. Se si pretende con il 4,5% di ottenere una vicepresidenza del Senato che andrebbe ai gruppi maggiori ĆØ un pĆ² troppo.

Quei numeri consentono di avere degli incarichi che non sono quelli dei vicepresidenti”. L’unica possibile deroga a questo schema la indica Enrico Borghi: “Noi abbiamo due strade: una composizione politica oppure una composizione tecnica che tenga conto della dimensione numerica dei singoli gruppi”. In altre parole – ĆØ il ragionamento – i numeri dicono che le vice-presidenze toccano a Pd e M5s, ma si potrebbe valutare di lasciarne una ai centristi nel quadro di un accordo politico, quel coordinamento delle opposizioni che Enrico Letta propone da settimane.

Senza un accordo, al momento difficile da immaginare, ognuno andrĆ  per conto proprio. I nomi, per il Pd, sono quelli che girano da giorni: in pole position ci sarebbero Nicola Zingaretti alla Camera e Anna Rossomando al Senato, ma il quadro va ancora definito perchĆ© si deve tenere conto anche dei capigruppo (potrebbero essere Valeria Valente al Senato e Anna Ascani alla Camera, se non verranno confermate le uscenti) e anche dei questori. Per i 5 stelle i nomi sarebbero quelli di Chiara Appendino alla Camera e di Stefano Patuanelli al Senato, ma anche in questo caso non c’ĆØ ancora una scelta definitiva.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic quiĀ >https://t.me/capranews

Total
1
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĆ  pubblicato.

Previous Article

Voleva sbattere i pugni, alla fine ha solo potuto scodinzolare: il restroscena sulla riunione finale tra Berlusconi e Giorgia Meloni di via della Scrofa

Next Article

Ennesimo malore improvviso in diretta tv: questa volta ĆØ toccato ad una ballerina della televisione colombiana

Related Posts