È il più lungo di tutta la Russia e anche d’Europa. Un simbolo per Mosca, ma anche per Kiev. Gli ucraini adesso mirano a colpire il ponte sullo stretto di Kerch, in Crimea, detto anche ponte di Putin. Un’opera colossale, di 19 chilometri di lunghezza, il più lungo di tutto il Paese. Nel 2018 è stato inaugurato da Putin in persona, che alla guida di un tir rosso è partito dalla penisola di taman, nel territorio di Krasnodar, cioé Russia, per arrivare sino in Crimea. Gli ucraini lo vogliono eliminare perché, come racconta la Repubblica, è un simbolo della potenza di Mosca. La Russia, nel 2014, dopo l’annessione della Crimea, ha scelto di costruirselo da sola, mentre prima gli accordi tra i due Paesi erano di collaborare nella costruzione. Ma anche perché da lì, secondo il governo di Kiev, i russi stanno portando le scorte di grano e anche i macchinari agricoli presi nella zona di Melitopol e Kherson. Sempre dallo stesso ponte passano anche i rifornimenti per le batteria di contraerea che poi lanciano missili verso Odessa.
Gli ucraini sanno che il danneggimento o la distruzione del ponte rappresenterebbe un grande smacco per i russi. Ed è sempre stato l’obiettivo di Kiev. “Se avessimo avuto la capacità di farlo, lo avremmo già fatto. E se ci sarà l’occasione, lo faremo”, ha affermato Olelsiy Danilov, segretario del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale.