“Prendetevela con Mattarella” A Draghi in conferenza scappa una vergognosa verità: i partiti sono sottomessi alla Mummia del Quirinale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea

Claudio Romiti per il blog di Nicola Porro

Oramai, dopo due anni di libertà vigilata di massa, mi aspetto di tutto, persino che un premier in carica avalli il ruolo di factotum assunto dal riconfermato presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Durante la conferenza stampa di venerdì scorso, rispondendo ai giornalisti che chiedevano lumi circa il suo duro richiamo nei riguardi della maggioranza, così si è espresso Mario Draghi: “Ieri ho semplicemente ricordato quello che è il mandato del governo, creato dal presidente della Repubblica, per affrontare certe emergenze e conseguire certi risultati.”

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Ora, in sostanza, l’ex capo della Bce ha comunicato al Paese che i governi non si compongono più tra accordi preliminari tra le forze parlamentari, bensì essi vengono “creati” dall’inquilino del Colle e il Parlamento è solo chiamato a ratificarne la nomina. Inoltre, cosa ancor più inquietante, il mandato di chi esercita il potere esecutivo non è più conferito dalle urne, per via indiretta, e dal Parlamento attraverso un voto di fiducia. Ma è ancora il capo dello Stato a indicare gli obiettivi da raggiungere.

E tutto questo impressionante stravolgimento di una già fragile impalcatura costituzionale, letteralmente frantumata durante la pandemia, viene implicitamente giustificato dalla strana emergenza di una malattia che risulta mortale, anche senza vaccino, per una ridottissima aliquota della popolazione.

In tal modo Draghi ha, se ce ne fosse ancora bisogno, confermato l’evidente trasformazione in atto del nostro sistema democratico, con un presidente della Repubblica che ha assunto un ruolo assolutamente centrale. Per usare una terminologia calcistica, egli da semplice arbitro, garante della Costituzione, è arrivato a rivestire anche il duplice ruolo di allenatore e regista in campo.  E il fatto che, a quanto pare, quasi nessuno nel caravanserraglio dell’informazione abbia avuto qualcosa da eccepire in merito alla citata frase di Draghi, la dice lunga sulla condizione democratica di un Paese che pare aver perso completamente la bussola.

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  1. 19 Feb 2022 alle 18:17

    Covid, giudice in storica sentenza: “le restrizioni alla libertà al lavoro sono incostituzionali, pandemia non giustifica stato di emergenza”
    Il giudice di Pisa Lina Manuali afferma che la delibera datata 21 gennaio 2020 con cui il Consiglio dei Ministri stabilì lo stato di emergenza era “illegittima” e, di conseguenza, lo sono stati tutti i provvedimenti che ad essa si richiamavano e tutte le proroghe dello stato di emergenza

    Autore articolo

    A cura di Beatrice Raso
    Data dell’articolo
    19 Febbraio 2022 16:39 https://www.meteoweb.eu/2022/02/covid-giudice-le-restrizioni-alla-liberta-al-lavoro-sono-incostituzionali/1764622/

  2. Spettabile Redazione

    Sono orgogliosamente un over 50 non vaccinato e senza green pass che ha vissuto prima le infinite quarantene, le infinite proroghe del fantomatico stato di emergenza alle quali si aggiunsero le restrizioni delle libertà ed infine persino le discriminazioni grazie allo strumento di controllo di massa e individuale GreenPass. Tutto ciò a chi dispone il minimo di neuroni funzionanti nella scatola cranica e che almeno a Natale e Capodanno si incontrano è evidente che sono misure che nulla hanno a che fare con la lotta a un virus infinitamente meno letale di una classe politica che sarebbe ora fosse indagata per crimini contro l’umanità oltre che vilipendio da oramai 30 anni alla bandiera e violazioni reiterate alla Costituzione con perfino modifiche del tutto ad personam secondo i voleri del Faraone che si insedia al Quirinale.

    Non esiste ricatto né uso della forza che possano funzionare nei miei confronti e mi assumo tutti i disagi derivanti dalla convinzione che è in ognuno di noi nella misura delle proprie capacità di difendere oltre 2000 anni di storia di questo paese chiamato Italia e del continente Europa.

    Le ultime discriminazioni riservate in modo specifico agli over 50 senza green pass mi hanno letteralmente escluso dalla società privandomi del lavoro, della possibilità di adempiere al mio ruolo di amministratore unico della società di cui sono socio e quindi della possibilità di trarre economia di sostentamento come il Diritto al Lavoro previsto nella Costituzione e che ora viene palesemente violato dai criminosi DPCM che lo hanno reso “un permesso condizIonale” ai voleri di chi si siede a Primo MInistro, oggi Caligola e domani Diocleziano .. con la premurosa copertura o addirittura direzione della prima e unica mummia vivente della storia dell’umanità.

    La prova della mia vicenda si trova nel documento di dimissioni dal ruolo di Amministratore Unico che include le dettagliate motivazioni e trasmesso alla società via posta PEC.

    Credo sia un esempio significativo che andrebbe portato a conoscenza dell’opinione pubblica e per questo Lei se ne ha interesse sin da ora si ritenga libero di richiedermi tale documento di dimissioni comunicandomi l’indirizzo email. Sono a Sua completa disposizione per qualsiasi necessità di approfondimento ulteriore.

    La ringrazio e la saluto con cordialità.

    Massimo Alberti (cell 320.3.221.221)

  3. Si vede che draghi è un miserabile cretino, certe cose le dice per discolparsi di quello che un domani gli potrebbe imputare, così facendo denota una certa vigliaccheria congenita.

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