Assegnata d’urgenza la scorta alla Schlein come conseguenza dell’attentato subito dalla sorella ad Atene: siamo arrivati oltre la soglia del ridicolo

La prefettura di Bologna ha attivato, in via precauzionale, una vigilanza nei confronti della deputata del Pd, Elly Schlein,Ā dopo lā€™attentato che ha colpito ad Atene la sorella Susanna, diplomatica allā€™ambasciata greca.
Si tratta di quella che in termini tecnici viene chiamata ā€œvigilanza radiocollegata con passaggi frequenti e numerose sosteā€, dove vive o lavora. LunedƬ ĆØ previsto un comitato per approfondire la questione e valutare i provvedimenti. ā€œUna misura precauzionale ā€“ ha detto il prefetto Attilio Visconti ā€“ fintanto che non capiremo le cose come stanno. Non sottovalutiamo niente e non prendiamo niente sottogambaā€.

Francesco Olivo perĀ “La Stampa”

Gli italiani di Atene hanno paura. A memoria, nessuno ricorda di averne provata da queste parti. Eppure la polizia greca ha avvisato tutti: gli anarchici possono colpire ancora. Ā«Questa ĆØ una cittĆ  tranquillaĀ», sottolinea tutto il personale della rete italiana che vive nella capitale greca, ma oggi un po’ meno. Molto meno.

La chat WhatsApp dei diplomatici italiani di Atene ĆØ iniziata a risuonare poco dopo le 4 del mattino in Grecia. Susanna Schlein, consigliera d’ambasciata, ha avvisato tutti con un messaggio: Ā«Mi hanno bruciato la macchina e stava per esplodere anche la seconda. Sono viva per miracoloĀ». Con lei c’ĆØ la polizia che la ascolta e i vigili del fuoco che la terrorizzano, Ā«se la seconda molotov non si fosse inceppata, proprio qui sotto la finestra della sua stanza da letto…Ā». La rete si attiva, l’ambasciatrice Patrizia Falcinelli avvisa la Farnesina, poco dopo la notizia viene riferita al ministro degli Esteri Antonio Tajani: Ā«Ćˆ successo un fatto grave ad AteneĀ».

Quella che segue ĆØ la giornata piĆ¹ tesa degli ultimi anni vissuta dagli italiani, in questa cittĆ  accogliente che nasconde sacche di rabbia. La rivendicazione non arriva, il funzionario del Viminale ad Atene manda i suoi dispacci a Roma. Ma la modalitĆ  non lascia dubbi agli inquirenti e, a chi vive qui, un dettaglio fa rabbrividire: la consigliera d’ambasciata ĆØ stata seguita e quindi dietro alle molotov non c’ĆØ solo qualche balordo. Ā«Ćˆ il modus operandi degli anarchiciĀ», dice un funzionario di sicurezza che ha in mano il dossier.

Quando per la prima volta si guardano negli occhi, dopo una giornata molto agitata, diplomatici, funzionari e impiegati dell’ambasciata hanno gli sguardi provati. Nessuno osa dirlo, ma quelle molotov, specie quella inesplosa, hanno cambiato le cose, perchĆ©, come spiega una funzionaria, qui tutti sanno che Ā«poteva succedere a ognuno di noi: hanno colpito Susanna, ma siamo tutti nel mirino, ce lo hanno mostrato stanotteĀ».

Schlein, ĆØ la ricostruzione ufficiale, ĆØ stata scelta perchĆ© vive in un quartiere residenziale e non in centro come i suoi colleghi. Nessuno ha dubbi: Schlein ĆØ stata colpita in quanto rappresentante delle nostre istituzioni. E quindi ora nessuno puĆ² dirsi al di fuori di questa brutta storia, a cominciare da Tajani la cui visita ad Atene, dopo i fatti dell’altra notte, ha assunto tutto un altro peso.

Al vicepremier hanno rafforzato la scorta, con automobili piĆ¹ sicure e percorsi meno scontati per raggiungere la sede del governo, del ministero degli Esteri e poi dell’hotel Four Seasons, dove ha incontrato i vertici del Ppe. Quando Tajani arriva in ambasciata si ferma a parlare con Schlein, Ā«la mia famiglia ĆØ viva per miracolo, ministroĀ», ripete lei, trattenendo l’emozione. La consigliera d’ambasciata, nonostante la giornata spaventosa, non ha voluto rinunciare ai suoi incarichi, Ā«ĆØ una professionista esemplare – racconta Tajani, prima della cena con Ursula von der Leyen e Roberta Metsola -. In un momento difficile, queste persone hanno dimostrato grande serietĆ  e determinazioneĀ».

GiĆ  al mattino la comunitĆ  italiana ĆØ stata messa in allerta.

Dalla sede diplomatica sono partite delle telefonate per rassicurare, ma anche per rendere consapevoli le istituzioni presenti qui. Nessuno si era accorto che ci fosse un’escalation del genere. Ma che qualcosa stesse per succedere era evidente. La settimana scorsa la sede della camera di commercio italo-greca era stata ricoperta di vernice rossa. Un atto rivendicato, l’unico fino adesso. Poi gli attivisti si sono avvicinati al bersaglio attaccando alcuni manifesti al muro dell’ambasciata. MercoledƬ scorso gli anarchici erano arrivati sotto la nostra ambasciata. Hanno gridato slogan, lanciato volantini, con toni durissimi contro le istituzioni italiane per la detenzione di Alfredo Cospito, poi se ne sono andati.

Materiale sufficiente per far alzare il livello d’allerta, sia in Grecia che in Italia. Ma la protezione ĆØ stata rafforzata solo per la sede diplomatica e non per i diplomatici stessi. Da Roma sono in arrivo due carabinieri in piĆ¹, ma quello che si chiedono i diplomatici i 12 Ā«espatriatiĀ» (i dipendenti della Farnesina inviati nelle sedi estere) ĆØ: Ā«Stasera torno a casa da solo?Ā». Ad Atene nessun italiano se l’era mai chiestoĀ».

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