“Draghi pronto all’addio” La clamorosa indiscrezione della scorsa settimana trova sempre più conferme. La voce dal Palazzo che fa tremare i partiti

Ci ha sperato davvero, Mario Draghi, nel grande salto, quello che lo avrebbe proiettato direttamente dalle stanze di Palazzo Chigi al Quirinale tra gli osanna dell’Europa e di una stampa già totalmente asservita. Un sogno sfumato, forse soltanto rimandato, forse naufragato per sempre. Fatto sta che il premier, per consolarsi, si è messo a girare l’Italia, forse per rinsaldare quel rapporto con i cittadini che secondo alcuni analisti è il suo vero punto debole. Senza escludere possibili, clamorosi colpi di scena all’orizzonte.

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Come raccontato da Marco Antonellis sulle pagine di Tpi, Draghi è impegnato in una personalissima “operazione simpatia” per rilanciare la propria immagine. Nelle scorse ore è stato a Genova, nelle prossime settimane girerà l’Italia da Nord a Sud, facendo tappa nelle principali città per incontrare persone ed entrare con loro in empatia, così da scrollarsi di dosso la nomea di personaggio “freddo” e “distante dalla gente comune”. Il tutto mentre il braccio di ferro con i partiti è già iniziato.

Draghi ha promesso all’Europa che l’operazione di rientro del debito inizierà subito, con l’obiettivo di almeno 4 punti l’anno. Parole che ovviamente sono state accolte con preoccupazione dai partiti che sostengono il suo governo, che continuano invece a chiedere scostamenti di bilancio nella speranza di veder crescere i sondaggi e prepararsi al meglio alle elezioni in arrivo il prossimo anno. Gli ultimi 12 mesi di vita dell’esecutivo, dunque, si prospettano come i più travagliati.

Andare avanti con una campagna elettorale costante, quella dei partiti, e la necessità di non fare altro deficit per rispettare i patti con l’Europa non è certo operazione facile. Tanto che, scrive Tpi, si starebbe diffondendo “la preoccupazione che Draghi, esasperato dalle richieste dei partiti e dalle fibrillazione della maggioranza di governo (non ultime quelle in casa 5 Stelle) possa alla fine mandare un sonoro ‘addio’ a tutti quanti”. Facendo un clamoroso passo indietro, imprevedibile soltanto qualche mese fa. Frutto anche della rabbia per la mancata elezione al Colle.

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