La tragedia di Firenze conta finora un morto accertato e almeno 4 dispersi. Un altro ferito è stato trasportato in codice rosso in ospedale. Morti sul lavoro, operai che lavorano all’alba in un cantiere per l’apertura di un nuovo supermercato e che sotto il crollo di una trave hanno trovato la morte. E tutta la città di Firenze è attonita davanti a questa tragedia. Chi si trovava vicino al cantiere afferma di aver sentito le urla strazianti di chi è rimasto sotto la trave.
Il Comune di Firenze ha indetto il lutto cittadino per la giornata di domani. E su quanto accaduto è intervenuto anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “È una tragedia inaccettabile che si ripete dentro la logica del subappalto e degli appalti al massimo ribasso. Questa logica deve essere contrastata a livello nazionale e per questo proporrò per la prossima settimana anche agli altri sindacati un’iniziativa generale. Proprio questo governo ha cambiato il codice degli appalti, reintroducendo il subappalto a cascata. Questa è una cosa folle che va cambiata”.
Alle parole di Landini ha risposto al Lega con una nota: “Sono disgustose le parole di Maurizio Landini, che commenta l’incidente sul lavoro a Firenze incolpando anche il nuovo codice degli appalti: il segretario della Cgil ignora che le nuove norme sono state volute dall’Europa, tanto che l’Italia era a rischio infrazione, e che nulla c’entrano con la tragedia. Il livore ideologico della Cgil non si ferma neppure davanti alle tragedie”. Sciacallaggio rosso senza fine.
Cgil, Cisl, Uil Toscana: sciopero generale a fine turno
Stop di due ore indetto dai sindacati regionali: “Inaccettabile che ogni giorno si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra”
Sciopero generale regionale oggi, 16 febbraio, nelle ultime due ore di turno: lo indicono Cgil, Cisl e Uil Toscana “dopo la strage sul lavoro avvenuto in un cantiere di via Mariti a Firenze”.
“La tragedia di oggi, così imponente nelle dimensioni, è solo l’ultima di una lunga serie – scrivono i sindacati in un comunicato –. Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario: è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra, è inaccettabile che chi esce di casa per recarsi a lavoro non vi faccia più ritorno, che non riveda mai più la propria famiglia e i propri affetti. Facciamo appello a istituzioni, mondo delle imprese e della politica, organi di controllo: basta morti sul lavoro”.
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