Sprofondo rosso per la sinistra: il Partito democratico, secondo l’ultimo sondaggio Swg, crolla al minimo storico. Solo il 14% degli elettori lo vota
IlĀ Partito democratico, dopo gli ultimi sondaggi che lo danno in picchiata, ĆØ in apnea. Il rischio per il Nazareno non ĆØ la scomparsa, bensƬ lāirrilevanza, come ĆØ successo al Partito socialista francese o al Pasok greco. LāultimoĀ sondaggioĀ SwgĀ va in questa direzione: il Pd torna di nuovo al minimo assoluto e si attesta al 14%.
Pd al minimo storico
Torna, come ogni lunedƬ sera, lāappuntamento del sondaggioĀ SwgĀ nelĀ TgLa7Ā di Enrico Mentana. Un sondaggio che lascia lāamaro in bocca ai vertici dem impegnati nellāultima fase congressuale. Il Pd, oltre a perdere due punti decimali dalla settimana precedente, torna al minimo storico: un miseroĀ 14%.
Gli elettori dem vanno incontro alla fase finale di un Congresso confuso e velleitario. Chiusa la diatriba assurda delĀ voto online,Ā sorpassata la discussione sulĀ manifesto dei valori, al Nazareno hanno trovato un nuovo tormentone degno di nota: ilĀ cambio del nome. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha proposto di ribattezzare il Pd Partito democratico e del Lavoro ha scatenato lāennesima discussione autoreferenziale. I quattro candidati, invece di avanzare proposte politiche nette si dividono sul restyling estetico del Pd.Ā Elly Schlein, appoggiata da Peppe Provenzano, ĆØ favorevole.Ā Bonaccini, Cuperlo e De Micheli rimangono scettici. Dopo lo storicoĀ Pci, nato a Livorno nel 1921, viene deliberato lo scioglimento del partito nel 1991 e in contemporanea viene promossa la costituzione delĀ PdsĀ (Partito democratico della Sinistra). Nel 1998 nascono iĀ Ds, i democratici di sinistra e dal 2007 inizia lāeraĀ Pd. Sedici anni dalla nascita del Partito democratico nei quali il partito ha perso 6 milioni di voti e cambiato ben 9 segretari. Dalle parti del Nazareno, a fronte di questi dati, sono ancora convinti che il nodo principale da sciogliere sia il nome del partito?
Intanto le altre forze di opposizione crescono: ilĀ Terzo poloĀ continua la sua risalita e il duo Renzi ā Calenda ottiene un 8,2%. IlĀ Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, perde due decimi portandosi alĀ 17,4%. Il nuovo o vecchio campo largo che si delinea vede i dem succubi dei grillini e delle loro politiche. Tra i piccoli partiti si segnala la crescita di Alleanza Verdi e Sinistra, al 3,8% e PiĆ¹ Europa al 3,1%. Italexit si conferma al 2,3%, cosƬ come Unione Popolare allā1,8%.
Il centrodestra rimane costante
Per ilĀ centrodestra, al contrario di quanto dicono i cosiddetti giornali progressisti, il rapporto positivo con gli elettori non sembra venire meno. La matematica, tranne forse per la sinistra, non ĆØ unāopinione. Nonostante le opposizioni abbiano bacchettato allāunisono lāesecutivo guidato da Giorgia Meloni e auspicato una rottura netta tra la base elettorale e la maggioranza di governo, negli ultimi giorni abbiamo giĆ dato conto di alcuniĀ sondaggi che smentiscono questa ricostruzione. Diceva Agatha Christie:Ā āUn indizio ĆØ un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una provaā. Ebbene, gli indizi ci sono e la prova anche. La coalizione di centrodestra puĆ² vantare ilĀ 45,9%Ā delle intenzioni di voto eĀ Fratelli dāItaliaĀ rimane il primo partito con un ottimo 30,8%. LaĀ LegaĀ cresce di due decimi tornando allā8,5%, cosƬ comeĀ Forza ItaliaĀ che sale al 6,6%.
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