Come facciamo a trattare con l’Ucraina? La Russia ricorda ai democratici dell’occidente che il loro Burattino da qualche giorno è un presidente abusivo

Sulla questione dei negoziati – Mosca sa bene che la legittimità del presidente ucraino Vladimir Zelenskyj è venuta meno e, se i negoziati con Kiev riprenderanno, dovrà assicurarsi di trattare con il governo legittimo, ha detto dopo il presidente russo Vladimir Putin un incontro con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko.

“Siamo consapevoli che la legittimità dell’attuale capo dello Stato ucraino è venuta meno”. Pertanto “non è una questione inutile” con chi Mosca dovrebbe negoziare.

Lo scopo di fondo della conferenza di Ginevra è confermare la legittimità di Zelenskyj, ma “queste iniziative di pubbliche relazioni non hanno alcun significato per i documenti legali”.

La Russia dovrebbe assicurarsi di trattare con le legittime autorità ucraine in caso di ripresa dei negoziati, ma è l’Ucraina che deve determinarne la legittimità. “Prima di tutto, credo, dalla posizione del Parlamento, della Corte costituzionale o di altre istituzioni.”

La Russia non si è mai rifiutata di dialogare con l’Ucraina. “Non abbiamo vietato a nessuno di negoziare. Siamo a favore dei negoziati.” 

(Fonte: TASS – Tramite Laura Ruggeri)

La scomparsa dei fatti

di Marco Travaglio per Il Fatto quotidiano

La scomparsa dei fatti si rende necessaria quando disturbano le opinioni e i pregiudizi del pensiero unico. Quello occidentale e atlantista ha speso 27 mesi a tentar di convincere le sue opinioni pubbliche sempre più scettiche che era Putin a non voler trattare sull’Ucraina, non l’asse Usa-Nato-Kiev. Poi Zelensky proibì per decreto i negoziati con Mosca, ma si fece finta di niente. Poi l’ex premier israeliano Bennett e il presidente turco Erdogan, ma anche Putin e alti diplomatici ucraini confermarono che nel marzo del 2022, poche settimane dopo l’invasione russa, in Turchia le delegazioni di Mosca e Kiev avevano raggiunto un accordo sul cessate il fuoco che prevedeva: ritiro dei russi, integrità del governo Zelensky, autonomia del Donbass e neutralità dell’Ucraina, che non sarebbe entrata nella Nato, semmai nell’Ue (Zelensky lo disse tre volte in un mese). Poi Johnson, spalleggiato da Biden, si precipitò a Kiev per intimare a Zelensky di non firmare la tregua e seguitare a combattere per sconfiggere la Russia e abbattere Putin. Ora, dopo mezzo milione di morti, Putin ripete a ogni piè sospinto di essere pronto a un accordo sulla bozza turca. In passato si obiettava: per forza, le sta buscando (era falso, ma questo raccontava la propaganda). Ora non c’è un osservatore in possesso delle facoltà mentali che osi più ripetere quella panzana, visto il flop della controffensiva ucraina del 2023 e la marcia dei russi su Kharkiv, seconda città del Paese.

Si potrebbe rispondere che Putin bluffa, ma bisognerebbe almeno riportare le sue parole. E spiegare perché non si appronta un tavolo per invitare anche lui e andare a vedere l’eventuale bluff. Invece anche ieri – come sette giorni prima, quando l’autocrate parlò dalla Cina, i grandi media occidentali (e soprattutto italiani) nascosero le sue aperture al negoziato e nessun governo Nato le commentò – silenzio di tomba. A parte la solita giaculatoria di quel poveretto di Scholz: “La guerra finisce quando i russi si ritirano” (ci parla lui). Al confronto Orbán sembra lucido: “L’Ue si prepara ad attaccare la Russia”. Intanto la Francia fa esercitazioni e test nucleari, ma nessuno titola: “La Francia minaccia l’atomica” (quelli sono titoli riservati a Mosca quando fa altrettanto). Già che c’è, quel disperato di Macron pensa di celebrare lo sbarco in Normandia senza i russi (che per battere il nazismo sacrificarono 29 milioni di morti), ma con gli ucraini (che stavano con Hitler). E sbarca in Nuova Caledonia, “territorio d’Oltremare francese” ricco di nichel, con mille soldati. Ma i colonialisti e gli imperialisti sono solo i russi e i cinesi. E poi dicono che le elezioni europee non sono importanti: se già servissero a spazzare via questi manigoldi, sarebbero tutta manna dal cielo.

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