Sir Hector, ricco e potente signore di una contea nei pressi di Londra, riceve nella sala delle udienze del proprio maniero il messo di re Riccardo Cuor di Leone, in procinto di partire per la Terza Crociata: Ā«Sua MaestĆ esige che i casati del Regno gli mandino ciascuno un soldato per irrobustire la sua armata, cosƬ da poter scacciare gli infedeli dalla Terra santaĀ».
Sir Hector risponde che non desidera rischiare la vita del proprio figlio maggiore, in quanto erede al titolo e al patrimonio del casato, ma manderĆ il figlio secondogenito, abile e forte scudiero con una buona reputazione alle spalle e desideroso di rendere i propri servigi al sovrano e a Dio stesso.
Poco piĆ¹ tardi, perĆ², il giovane manifesta qualche dubbio: Ā«Padre, come voi stesso mi avete ordinato, io ho appena preso moglie. Siamo giovani, e se andassi in guerra temo che la mia sposa possa non rispettare i voti nuzialiā¦Ā».
Ma Sir Hector trova facilmente la soluzione: manda a chiamare il maniscalco del borgo ai piedi del castello e gli mette a disposizione le ferriere sotterranee affinchĆ© forgi una robusta cintura di castitĆ .
Pochi giorni dopo, quindi, il giovane cavaliere indossa lā armatura e si congeda secondo la tradizione dalla famiglia e dalla servitĆ¹, affidando la chiave della cintura di castitĆ al fratello maggiore. Monta sul destriero, e appena il ponte levatoio si apre galoppa via con grande eleganza, ma quando ĆØ ormai lontano ode una voce familiare che lo invoca con forza. Voltandosi riconosce il fratello maggiore, a sua volta in sella su di un distinto cavallo, che gli viene incontro con la chiave in bella vista:
Ā«Fratello! Mi hai dato la chiave sbagliata!Ā»
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