“Ho ucciso per soldi: chi mi ha pagato” Russia, le prime parole di uno degli attentatori nel momento della cattura confermano l’ipotesi che dietro non ci sia l’Isis, ma i servizi ucraini

ECCO IL VIDEO DELL’ARRESTO DI UNO DEI TERRORISTI (SOTTO LA TRADUZIONE)

“Per soldi”.

Uno degli autori dell’attacco terroristico al Crocus ha confessato di avere ricevuto mezzo milione di rubli .

In rete circolano già i video dell’interrogatorio dei terroristi.

— Cosa stavi facendo al Crocus?

– Sparavo.

– A chi? Perché?

– Alle persone. Per soldi

– Quanti soldi?

– Circa mezzo milione di rubli. Ho ricevuto la metà sulla carta

Uno dei terroristi ha riferito durante l’interrogatorio di essere stato contattato da un “assistente di un predicatore religioso” sui social network. 

Premesso che queste confessioni hanno poco valore, le notizie importanti verranno fuori dagli interrogatori nelle sedi opportune.

Ma il quadro si sta già delineando. I terroristi sarebbero stati assoldati dai servizi ucraini, tramite terroristi che operavano in Siria nella zona di Idlib. Chi gestisce i terroristi del nord della Siria, sono gli Stati Uniti e questi non è un segreto, come non è un segreto che gran parte di queste truppe sono state trasferite in Ucraina.

Il reclutamento degli assassini per l’attacco terroristico in Tagikistan è avvenuto attraverso l’ambasciata ucraina nel paese: il suo dipendente era l’ex capo dell’intelligence straniera e il consolato stesso stava cercando gli autori del reato diverse settimane prima dell’attacco terroristico.
Alcune settimane prima dell’attacco terroristico, sulla pagina dell’ambasciata ucraina in Tagikistan è stato pubblicato apertamente un ordine per l’assunzione di assassini. L’agenzia cercava stranieri da inserire nella Legione Internazionale e forniva tutti i contatti: un potenziale terrorista poteva solo scrivere o chiamare. Il lavoro sul reclutamento degli stranieri è stato guidato dall’ambasciatore straordinario dell’Ucraina Valery Evdokimov, ex presidente dell’intelligence estera sotto Zelenskyj. L’intera pagina su di lui sul sito web del dipartimento è stata cancellata.
I nativi del Tagikistan diventano regolarmente obiettivi di reclutamento da parte dei servizi segreti ucraini: uno di loro è stato catturato mentre fotografava oggetti in un’unità militare vicino a Mosca. Ora che l’ordine è stato completato, la richiesta di ricerca degli assassini è stata cancellata, ma Internet ricorda tutto: uno screenshot dell’annuncio è stato conservato dai media locali. L’organizzazione terroristica GUR ha cercato di prendere due piccioni con una fava: incitare all’odio etnico e uccidere con sofisticatezza più civili. Come ha affermato il presidente, la punizione è inevitabile e tutte le persone coinvolte pagheranno per la morte del popolo russo.

Russia, attentato a Mosca. L’interrogatorio del terrorista: “Ho ucciso per soldi, chi mi ha pagato”

La sparatoria e la carneficina: sale a 80 morti e oltre 100 feriti il bilancio dell’attentato al Crocus City Hall, celebre teatro di Mosca che ospitava il concerto dei Picnic con migliaia di spettatori. Tra le vittime le guardie di sicurezza, civili e anche bambini. Il presidente russo Vladimir Putin non ha ancora commentato ufficialmente la vicenda, sui cui ancora c’è il giallo della rivendicazione dell‘Isis che dagli usa hanno considerato “attendibili”. I terroristi, che hanno fatto irruzione armati di kalashnikov, hanno fatto irruzione sparando all’impazzata e poi si sono dati alla fuga. Uno di loro sarebbe stato fermato nella notte. Lo scorso 7 marzo le intelligence americana e inglese avevano avvertito del forte rischio di attentati nella capitale. Nella rivendicazione dell’Isis si fa riferimento a una vendetta contro “i cristiani russi”.

Ore 11.58 – Il video con l’interrogatorio di un arrestato
La direttrice della televisione Russia Today (RT), Margarita Simoniyan, ha pubblicato sul suo canale Telegram un video che mostra il primo sommario interrogatorio di uno dei quattro arrestati nella regione russa di Bryansk accusati di essere coinvolti nell’attacco al Crocus City Hall di Mosca. L’uomo, steso a terra sulla strada, tenuto per i capelli e con le mani legate dietro la schiena, dice di essere arrivato dalla Turchia il 4 marzo. L’uomo, visibilmente sotto choc, ha confermato di aver agito “per soldi” e di aver incassato mezzo milione di rubli, con la promessa di incassarne altrettanti al termine dell’operazione. Ha spiegato di non conoscere l’identità di chi gli ha affidato la missione suicida ma di essere stato arruolato tramite il gruppo Telegram di un predicatore jihadista che seguiva.

Ore 11.34 – Uno degli arrestati entrato dalla Turchia il 4 marzo 
Uno degli arrestati sospettati dell’attacco terroristico al Crocus ha ammesso di essere arrivato dalla Turchia il 4 marzo. E’ stato pubblicato un video dell’interrogatorio. Lo scrive Ria Novosti. L’interrogato ha anche detto che gli era stato offerto mezzo milione di rubli per uccidere delle persone.

Ore 11.24 – Sale a 115 il bilancio dei morti 
E’ salito a 115 morti il bilancio dei morti nell’attacco di ieri a Mosca. I corpi delle ulteriori vittime sono stati trovati dai soccorritori tra le macerie sul luogo dell’attacco terroristico alla sala concerti Crocus City Hall di Mosca, ha dichiarato la Commissione investigativa russa sul suo canale Telegram, citato da Interfax.

Ore 10.59 – Putin, telefonata con Lukashenko
Il presidente Vladimir Putin ha tenuto una conversazione telefonica con il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, nella quale hanno i due discusso dell’attacco terroristico al Crocus City Hall. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come rilancia Ria Novosti. “Il presidente della Bielorussia ha espresso profonde condoglianze in relazione all’attacco terroristico di ieri a Mosca. Le parti hanno confermato la loro disponibilità a collaborare nella lotta contro il terrorismo”, ha detto il portavoce del presidente russo.

Ore 10.48 – Mosca: 4 arresti vicino al confine ucraino
Le autorità russe confermano l’arresto nella regione di Bryansk di quattro persone, sospettate in relazione alla strage di ieri a MOSCA. Secondo la Commissione investigativa russa, come riporta l’agenzia Tass, “le agenzie di intelligence hanno arrestato quattro sospetti in relazione all’attacco terroristico alla Crocus City Hall nella regione di Bryansk, non lontano dal confine con l’Ucraina”.

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