“Loro hanno ucciso la sanità pubblica” Tutti i tagli degli ultimi 10 anni di governi della feccia: miliardi a Big Pharma invece che investire in strutture e sanitari. Numeri da fare spavento

Una serie di dati che fanno rabbrividire. Lo dicevamo durante il Covid, lo ribadiamo a maggior ragione oggi: la causa del disastro è nel modo in cui di anno in anno hanno ucciso – e stanno uccidendo – la sanità pubblica. Miliardi a Big Pharma invece che investimenti nella sanità. Da una parte tagli, dall’altra regali a Pfizer&Co. Eppure, invece di cogliere l’occasione dell’emergenza – diventata tale proprio per il pessimo stato del nostro Sistema sanitario nazionale, oltre che per una classe politica collusa e incapace – ecco che si continua a tagliare. Sempre meno ospedali pubblici, sempre più strutture private e un territorio sempre più sguarnito di medici di famigliapediatri e medici di continuità assistenziale. E quando qualche giorno fa un candidato di Italexit alle Regionali del Friuli Venezia Giulia chiedeva conto a Speranza, in un evento pubblico, della chisuura dell’ennesimo pronto soccorso “per risparmiare” (ma poi i soldi li hanno dati ai privati), in tutta risposta il candidato è stato aggredito e buttato fuori dagli uomini dell’ex ministro. Ma come sta, oggi, il nostro sistema sanitario?

La fotografia tragica della nostra sanità pubblica parla di tagli per 20mila posti acuti nel 2021 dopo il boom del 2020 per la pandemia. Ma il nuovo annuario statistico del Ssn del Ministero della Salute relativo al 2021 – ripreso da Quotidiano Sanità – è da brividi: in 10 anni sono stati chiusi ben 125 ospedali, dando più spazio al privato, e si sono registrati -8mila medici di famiglia. Confrontando il rapporto 2021 con quello del 2011 è un pianto. I vari governi che si sono succediti hanno distrutto il Sistema sanitario nazionale. E pensare che Speranza in piena pandemia (e forse anche nel libro che poi ha fatto ritirare dal mercato) parlava di cogliere l’occasione per tornare a investire nella sanità pubblica…

Nel 2011 tra pubblici e privati in Italia c’erano 1.120 ospedali; nel 2021 sono scesi a 995, con un taglio più marcato per quelli pubblici (84 in meno in 10 anni). In calo anche le strutture per l’assistenza specialistica ambulatoriale: “Erano 9.481 nel 2011 e sono scese a 8.778 dieci anni dopo“. Rispetto a 10 anni fa tra pubblico e privato ci sono stati tagli per 5.818 letti tra degenze ordinarie, day hospital e day surgery. Poi nel 2020 c’è stato un elevato aumento di posti, ma dopo appena un anno ne sono stati tagliati 20 mila: nel 2020 i posti letto erano 257.977 contro i 236.481 del 2021. In discesa anche il numero dei Consultori: erano 2.535 nel 2011 contro i 2.225 del 2021.Grazie ai lockdown, alla globalizzazione sfrenata e all’uccisione anche dell’istruzione pubblica, sono invece cresciuti i Centri di Salute mentale (erano 1.497 dieci anni e fa sono diventati 1.754 nel 2021).

Miliardi a Big Pharma invece che investire in strutture e sanitari

Altro dramma della rovina della sanità pubblica riguarda i tagli ai medici di famiglia. Dai 46.061 che erano nel 2011 sono diventati 40.250 nel 2021 (-5.811). E che dire dei pediatri-694 in 10 anni. Addio anche alla guardia medica, che dalle 11.921 unità che erano nel 2011 sono diventate 10.344 nel 2019 (-1.577). Il nostro Servizio sanitario è dunque sempre meno pubblico e più privato. Con meno strutture ospedaliere e personale, meno medici di famiglia, meno posti letto. Ma a Big Pharma abbiamo regalato miliardi per vaccini quasi inutili e che per di più sono stati in larga parte buttati perché scaduti.

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