Poste italiane finisce nei guai: nel mirino dell’Antitrust le pratiche di vendita della controllata Poste Energia

Guai in arrivo per Poste Italiane. Alcune cose non tornano e le autorità vogliono vederci chiaro. Nei prossimi giorni, dunque, la società finirà sotto osservazione. Non è escluso che possa arrivare una condanna nei confronti di Poste. I fatti potrebbero essere più gravi del previsto.

Poste Italiane, impresa pubblica che si occupa di servizi postali, bancari, finanziari e di telecomunicazione, di telematica pubblica e di operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale emesso da Cassa depositi e prestiti (CDP) e assistita dalla garanzia dello Stato italiano, potrebbe finire a breve nei guai. Le autorità, infatti, hanno messo nel mirino la società e vogliono vederci chiaro. Nei guai potrebbe finire sia la società che i propri dipendenti. Al momento, però, non è stata ancora annunciata alcuna condanna, né una pena da pagare.

L’Antitrust, in collaborazione con il nucleo speciale della Guardia di Finanza, ha avviato un’indagine su Poste Italiane per valutare l’uso dei suoi uffici e della rete postale, in particolare per la vendita delle offerte di Poste Energia. Tale pratica, infatti, potrebbe rappresentare un indebito vantaggio competitivo. L’indagine dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è stata stimolata dalle segnalazioni di A2A e Iren, società impegnate nel settore energetico. Esse hanno sollevato preoccupazioni circa l’impossibilità di accedere alle risorse utilizzate da PostePay per promuovere e commercializzare l’offerta di Poste Energia.

Al centro dell’indagine si concentra la questione relativa alla violazione dell’articolo 8, comma 2-quater, della legge di tutela della concorrenza e del mercato, che riguarda le società pubbliche e le loro controllate. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato mira a chiarire se Poste Italiane abbia effettivamente impedito l’accesso equo alla sua rete postale, offrendo così un vantaggio ingiusto a PostePay e alle sue offerte energetiche. L’esito dell’indagine potrebbe avere implicazioni non solo su Poste Italiane, ma anche sul mercato energetico italiano nel suo complesso. Se le accuse fossero confermate, sarebbe prevista una sanzione nei confronti di Poste Italiane.

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