Condannato in appello il Presidente De Luca! Con i nostri soldi il moralizzatore da strapazzo aveva regalato ai suoi autisti lo stipendio da dirigente

Il presidente è stato condannato in appello dalla Corte dei Conti. Il suo comportamento viene considerato una “colpa grave”. Il caso dei quattro vigili urbani

Guai giudiziari per il presidente della Campania Vincenzo De Luca. La Corte dei Conti nel processo d’appello sul caso degli autisti pagati come dirigenti, ha deciso di raddoppiare la pena rispetto al primo grado di giudizio per “colpa grave“. De Luca è stato condannato al risarcimento di oltre 100 mila €, il reato riconosciuto dai giudici è quello di danno erariale. La vicenda riguarda l’illegittima nomina a dirigenti responsabili della sua segreteria di quattro vigili urbani in servizio presso il Comune di Salerno che svolgevano mansioni di autista. Inizialmente distaccati in posizione di “comando” presso la Regione Campania come autisti di De Luca, ricostruisce l’Ansa, successivamente i quattro furono contrattualizzati come “responsabili di segreteria” nell’ufficio di diretta collaborazione della Presidenza della Giunta Regionale.

In quella veste venne loro corrisposta una indennità dirigenziale, pur continuando essi – secondo quanto poi emerso dagli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli – a svolgere esclusivamente le mansioni di autista. In primo grado De Luca era stato condannato a risarcire un danno erariale di 59mila euro. “Deve ritenersi che, contrariamente a quanto affermato con la sentenza impugnata, la condotta serbata nella vicenda di cui è causa dal Presidente De Luca non sia connotata da dolo, bensì da mera colpa grave“, scrivono nella sentenza i giudici della prima sezione giurisdizionale centrale della Corte dei Conti.

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