Il cassone elettrico della Tesla da oltre 100 mila dollari fa più ruggine delle vecchie Alfasud! Nel libretto delle istruzioni si fa riferimento alla vulnerabilità dell’acciaio inossidabile

testi tratti dal sito Everyeye.motori

Ci mancava pure questa! L’acciaio del Cybertruck si corrode col tempo? Dopo i test di traino del pick up elettrico che non sarebbero andati proprio benissimo, eccone un’altra.

Nel dettaglio, un proprietario di un Cybertruck ha condiviso un frammento del Manuale del proprietario su Twitter, mettendo in evidenza un avvertimento che Tesla riporta su di esso e che ha colto di sorpresa molti appassionati. Il messaggio è chiaro: “per preservare l’integrità estetica e strutturale dell’esterno, è essenziale rimuovere immediatamente sostanze corrosive come grasso, olio, escrementi di uccelli, resina di alberi, insetti morti, macchie di catrame, sale stradale e ricadute industriali. Non si deve attendere il lavaggio completo del Cybertruck; al contrario, è necessario agire prontamente. Addirittura, per macchie ostinate, si consiglia l’uso di alcol denaturato seguito da un lavaggio con acqua e sapone delicato

Niente scherzi quindi, al primo segnale bisogna intervenire, altrimenti si rischia di rovinare la carrozzeria. Se siete possessori di questo mezzo non potrete trascurarlo. E’ chiaro che con questo messaggio si fa riferimento alla vulnerabilità dell’acciaio inossidabile esposto agli agenti atmosferici. Tesla avverte che anche i migliori sforzi potrebbero non essere sufficienti a prevenire il naturale “invecchiamento” (difficile tradurre meglio di così) dell’esterno.

Cosa ne sarà allora? Tutte quelle persone che lo hanno acquistato e le centinaia di migliaia che acquisteranno Tesla Cybertruck saranno così ligie nel preservare la carrozzeria del proprio pick up? Detta così sembra che tra 5-6 anni ci si possa trovare davanti a eserciti di Cybertruck con tutte le carrozzerie maculate dalla “vecchiaia”. Uno scenario non bellissimo. Forse stiamo solo esagerando noi e non è così grave la situazione.

Cambiando un attimo discorso, da quando è uscito Tesla Cybertruck è sottoposto a innumerevoli test di ogni tipo, anche bizzarri. Siccome molti si sono lamentati degli angoli troppo netti del veicolo, che comprometterebbero la sicurezza dei pedoni, un gruppo di youtuber ha fatto il “test della carota”al pick up elettrico. La sorpresa? Uno spigolo di un Cybetruck può tagliarla. Fa impressione se consideriamo che la struttura di una carota (a livello di robustezza) è molto simile a quella di un dito umano.

TESLA CYBERTRUCK, COME VA DOPO 16MILA KM? L’AUTONOMIA È DI 260-330 KM

Dopo il famigerato test della carota al Tesla Cybertruck si trova ad affrontare le prime vere problematiche riscontrate dai clienti che lo hanno acquistato. Ecco un test svolto dai colleghi di Motor1.com.

Dopo aver percorso oltre 10.000 miglia (16.000 chilometri circa), i tester del Tesla Cybertruck hanno condiviso dettagli sulla loro esperienza, svelando informazioni sulla performance, sull’autonomia e sulla ricarica del veicolo elettrico. Inizialmente, il Cybertruck ha mostrato un’efficienza leggermente inferiore rispetto alle specifiche pubblicizzate, registrando un’autonomia massima di 206 miglia e 164 miglia (tra i 331 e i 263 chilometri) con uno stato di carica residua dell’80%. I conducenti, uno più aggressivo e l’altro più conservatore, hanno entrambi sottolineato che, indipendentemente dallo stile di guida, il pick up elettrico è stato un “sogno da guidare“.

Il consumo energetico medio è stato di 599 wattora/miglio, con variazioni durante la guida in città (290 Wh/mi) e su autostrada (900 Wh/mi). Riguardo alla ricarica, i proprietari hanno notato che la ricarica con i Supercharger V2 è stata lenta, richiedendo fino a due ore per una carica completa, mentre i Supercharger V3 sono risultati più efficienti, anche se la ricarica al 70% richiede comunque oltre un’ora. Il Cybertruck è stato caricato a casa circa il 60% delle volte, con il resto diviso tra la sovralimentazione e la ricarica a destinazione.

Nonostante alcuni problemi riscontrati, come l’oscuramento dello schermo in qualche occasione e rumori provenienti dalla volta del letto, i tester hanno elogiato l’eccezionale sistema audio, i sedili raffreddati e l’eccezionale visibilità che il Cybertruck offre. Tuttavia, hanno anche sottolineato che sono ancora presenti alcune piccole “problematiche di produzione” (non specificate del tutto) che necessitano di soluzione. In soldoni, la prova è andata bene, il Cybertruck è stato descritto come un veicolo emozionante da guidare, bello da vedere e soprattutto abbastanza affidabile. Peccato solo per quella “clausola” sul libretto che ci dice che l’acciaio inossidabile della carrozzeria del Cybertruck può rovinarsi facilmente.

FONTE: MOTOR1.COM

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