Lo stupratore clandestino libero di far quello che vuole: solo dopo la terza violenza lo hanno sbattuto dietro le sbarre

LO STUPRATORE DI ANZIO COLPÌ ANCHE A GARBATELLA

Estratto dell’articolo di Flaminia Savelli per “il Messaggero”

Per il brutale stupro alla Garbatella a inchiodare Valentine Omwanta, 32enne clandestino e di origini nigeriane già in carcere a Velletri con l’accusa di violenza sessuale e rapina, è stato il Dna. Le sue tracce trovate dalla polizia Scientifica sul reggiseno della vittima, una romana di 44 anni[…]

Un’inchiesta complessa quella degli investigatori della IV sezione della squadra Mobile, che sono partiti dalle analogie con uno stupro che si era consumato ad Anzio: lo scorso maggio una 19enne era stata bloccata mentre rientrava a casa lungo la via Nettunense e trascinata in una cascina dove era stata poi legata e brutalmente violentata per ore. Grazie a un momento di distrazione dello stupratore, era riuscita a fuggire e a chiedere aiuto. […]

Durante i primi accertamenti emerse inoltre che già nel 2016 l’uomo era stato arrestato in Sicilia, a Trapani, per violenze, lesioni e rapina. Aveva infatti abusato di una 57enne e poi condannato a 7 anni di carcere. Tornato in libertà, si è trasferito sul litorale romano ed è tornato a colpire.

IL MODUS OPERANDI

La prima luce nell’inchiesta sullo stupro della Garbatella si era accesa confrontando quanto riferito dalla 44enne con il racconto della 19enne di Anzio. «Aspetti peculiari delle due violenze che non potevano essere una casualità» sottolineano gli investigatori: «In entrambi gli episodi di violenza le vittime sono state seguite e poi aggredite. L’arrestato si aggirava come un predatore per poi colpire. Inoltre, sono indicative la violenza e la brutalità con cui l’arrestato si è accanito sulle donne. Ancora, l’uomo ha utilizzato dei guanti e un laccio, con cui ha legato la ragazza di Anzio e la vittima della Garbatella. Infine, in entrambi gli abusi, ha stretto le vittime al collo» […]

[…] I poliziotti sono riusciti a tracciare gli spostamenti del 32enne la notte dello stupro di via Massaia e a collocarlo, nei minuti in cui si è consumata la brutale violenza, nel parcheggio della Garbatella. […] «Quanto abbiamo ricostruito attraverso gli spostamenti ci ha confermato che la vittima era stata individuata poco prima dell’aggressione, così come avvenne poi ad Anzio. Questo elemento, e la brutalità con cui si è accanito sulle due donne, sono la firma del modus operandi dello stupratore seriale» concludono gli agenti della Mobile.

2 – «HO RIVISSUTO L’INCUBO DI QUELLE ORE UNA FERITA NON ANCORA RIMARGINATA»

Estratto dell’articolo di Fla. Sav. per “il Messaggero”

«Quando ho saputo che quell’uomo era autore di un altro stupro, avvenuto prima dell’orrore che sono stata costretta a subire, si è riaperta una ferita. Ho vissuto ancora una volta quelle ore di abusi e violenze da cui ancora oggi non mi sono ripresa». Così la 19enne che il 12 maggio scorso, mentre tornava a casa dopo aver trascorso un pomeriggio insieme agli amici era stata presa alle spalle e trascinata in una cascina, ha commentato le ulteriori accuse a carico di Valentine Omwanta. Il 32enne clandestino e di origini nigeriane era stato poi fermato a luglio alla stazione ferroviaria di Aprilia mentre era in attesa di un treno per Roma.

 Un tentativo di fuga dopo la terribile violenza: «Sono ancora più scossa, se è possibile, dal momento che la mia vita è stata distrutta. Perché sono ancora più consapevole del pericolo che quell’uomo rappresenta e di quanto io abbia rischiato quella sera. Dal giorno dello stupro – dice ancora la ragazza – sono seguita da medici e da un’equipe di specialisti. Sto cercando di tornare alla normalità ma questo ulteriore riscontro conferma quanto già avevo riferito e gli investigatori avevano accertato sul mio stupratore che non mi ha risparmiato violenze fisiche e verbali. Da quando ho saputo che era stato sempre lui a violentare la donna in via Alessandro Valignano alla Garbatella, sto rivivendo tutto dall’inizio».

E quanto accertato dagli esami scientifici eseguiti sul reggiseno della 44enne che era stata brutalizzata otto mesi prima alla Garbatella, apre nuovi scenari anche giuridici.[…]

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