La città di Bologna piange la perdita di uno dei suoi iconici musicisti, Marco Villotti, noto a tutti come Jimmy, il chitarrista jazz che ha segnato la scena musicale locale per oltre mezzo secolo. Villotti è deceduto a casa sua dopo una lunga malattia, lasciando un vuoto nella comunità artistica e musicale.
Nato il 7 dicembre 1944, Jimmy avrebbe compiuto 79 anni il prossimo mese. La sua carriera musicale è iniziata da giovane con il rock’n’roll nei Meteors a diciannove anni, ma è presto cresciuta in una straordinaria avventura attraverso generi e collaborazioni musicali. Nel corso degli anni, ha suonato con alcune delle icone più grandi della musica italiana, tra cui Francesco Guccini, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Luca Carboni, Ornella Vanoni e Paolo Conte.
Il suo contributo alla scena musicale non si è limitato alla chitarra, ma si è esteso alla scrittura. Nel 2019, ha pubblicato “Onyricana“, una raccolta di riflessioni senza filtri sulla lingua, con la prefazione di Francesco Guccini. L’opera riflette la schiettezza di Villotti, che ha sempre portato nella sua musica e nella sua vita.
Il suo amore per il jazz lo ha guidato verso una carriera da solista che ha continuato fino agli ultimi anni della sua vita. Il Duse, palco voluto da Vinicio Capossela, lo ha applaudito solo un mese fa durante la tappa bolognese del tour, dimostrando che il suo talento e la sua influenza erano ancora ben presenti nella scena musicale contemporanea.
Paolo Conte, un amico e collaboratore, non solo gli ha dedicato una canzone, “Jimmy, ballando”, ma ha anche contribuito alla copertina del suo ultimo libro. La sua presenza e la sua musica rimarranno un elemento indelebile nella memoria collettiva di Bologna e dell’Italia.
Con la sua scomparsa, Bologna perde uno dei suoi simboli più amati e rispettati nel mondo della musica, ma l’eredità di Jimmy, il chitarrista jazz dalla lunga carriera, continuerà a vivere attraverso le note e i ricordi di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere il palco e la vita con lui.
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