“Deluso da Meloni, Vannacci aiutami” Mario Roggero, il gioielliere condannato a 17 anni ha capito che anche questo governo se ne frega dei problemi reali dei cittadini

Mario Roggero, 69 anni, è il gioielliere di Grinzane Cavour, in Piemonte, appena condannato a 17 anni di reclusione per l’omicidio di due rapinatori che due anni fa avevano fatto irruzione nel suo negozio, malmenando e tenendo in ostaggio anche la sua famiglia. La sua reazione è stata evidentemente ritenuta sproporzionata dai giudici. Ma ora Roggero, sostenuto dalla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica italiana, non ci sta e si lascia andare ad un duro sfogo in cui chiama in causa Matteo Salvini, Giorgia Meloni e persino il generale Vannacci.

Mario Roggero scatenato

“Più che la condanna, mi pesa il fatto che la giustizia non sia stata dalla mia parte. – si sfoga Mario Roggero intervistato da La Stampa – Diciassette anni mi hanno dato. Complimenti ai magistrati. È una follia, viva la delinquenza, viva la criminalità. Non sono vinto. Quel giorno quei delinquenti sono venuti da me, con violenza e con le armi in mano, per portarmi via tutto. Poi hanno detto che le armi erano finte. Ma si sono dimenticati di dire che la loro violenza era vera. E io quel giorno mi sono difeso. Questa non è giustizia. Mi aspettavo una riduzione a 7 o 8 anni. Ne ero convinto, fino a stamattina quando hanno letto il dispositivo. Io so di aver agito in stato di necessità. Per quello ero tranquillo. Non solo un delinquente”.

“Dopo quella rapina tutto è cambiato. – prosegue Mario Roggero – È stato trauma su tutta la linea. Mia moglie non vuole più venire in negozio. Mia figlia Paola, quella che era astata picchiata durante il colpo del 2015 ha aperto un bed&breakfast da un’altra parte. L’altra mia figlia se può evita. E io sono rimasto solo in gioielleria. E l’età avanza. Ho 69 anni, non so fino quando proseguirò con la mia attività. Gli abitanti del posto stanno tutti dalla mia parte. Beh, qualcuno che non sta con me c’è. Ma sono pochi. Mi dicono che sono un fascista. Ma io non lo sono. Io voglio la giustizia, il rigore, la certezza della pena. Chi delinque deve essere punito in modo esemplare. Da come parlo credo che lo abbia capito che non sono di Rifondazione comunista. Sto più in là, anzi più spostato ancora”.

L’attacco alla Meloni e l’appello a Vannacci

“Non ho ancora sentito Salvini, ma spero di parlargli presto. – rivela il gioielliere – Lui sostiene la legittima difesa, e io quel giorno mi sono soltanto difeso da tre rapinatori che volevano portarmi via tutte le mie cose. Ma sono deluso da Meloni, che non ha detto nulla su questa ingiustizia che ho subito. Ah, ma Salvini e gli altri invece voglio proprio sentirli per chiedergli, ragazzi: adesso che cosa facciamo? Una giustizia così fa schifo. È vomitevole. Adesso intendo contattare Roberto Vannacci. Dice cose su cui sono completamente d’accordo: qui c’è tutto che va all’incontrario. E poi voglio chiamare il procuratore Nicola Gratteri: è uno con le palle. Sta dalla parte della gente per bene”, conclude Roggero.

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