La feccia ci riprova con la balla dell’allarme polmoniti in Cina: il giornale unico del virus ha ripreso a macinare. Obiettivo convincere i gonzi a farsi sierare

Polmoniti in Cina, il giornale unico del virus rialza la testa
Nostalgia canaglia: con i primi freddi i media rispolverano la febbre da emergenza. Fari puntati su Pechino e sui dati Covid
di Claudio Romiti per il blog di Nicola Porro

Arrivano i primi freddi e rispunta una sorta di nostalgia canagliaĀ per i ā€œbeiā€ giorni che furono, nei quali la grande informazione lanciava bordate di terrore virale targateĀ Covid-19. Tantā€™ĆØ cheĀ La StampaĀ alcuni giorni orsono cosƬ titolava un lungo articolo di cronaca: ā€œCovid, i contagi crescono ancora (+31%), aumentano i ricoveri. Studi medici presi dā€™assalto anche per lā€™influenzaā€.

Successivamente, lo stesso quotidiano, membro autorevole delĀ giornale unico del virus, ci spiegava, dopo averlo segnalate nel suddetto articolo, che in Cina ci troviamo ad un passo da un altro cataclisma di infezioni. ā€œCina, ospedali quasi al collasso per il boom di polmonite: nei video i pazienti invadono le sale dā€™attesaā€, questa lā€™introduzione di un pezzo ā€“ probabilmente ripreso da una qualche agenzia di stampa, visto che gran parte dei quotidiani nazionali lo hanno ripubblicato integralmente ā€“ il quale, in realtĆ , risulta piuttosto discordante col titolo pubblicato da gran parte degli stessi quotidiani.

In estrema sintesi, sembra che lā€™Organizzazione mondiale della sanitĆ Ā abbia chiesto informazioni ai responsabili del grande Paese asiatico, in merito ad una presunta ondata di malattie respiratorie che starebbe imperversando in Cina.

Ebbene, la stessa Oms ā€œha poi riferito giovedƬ scorso che i funzionari di Pechino avevano fornito i dati richiesti durante una teleconferenza, dai quali ĆØ emerso lā€™aumento dei ricoveri ospedalieri di bambini a causa di malattie, tra cuiĀ infezioni batteriche, RSV (infezioni da virus respiratorio sinciziale), influenza e virus del raffreddore comune a partire da ottobre.ā€
Tuttavia, come viene specificato nero su bianco in tutti gli articoli ripubblicati in Italia, ā€œil picco dei pazienti, secondo le rassicurazioni fornite, non ha sovraccaricato gli ospedali del Paese.ā€

Quindi, per tirare le somme della nostra informazione da operetta, il Covid in Italia avrebbe ripreso a dilagare, mentre in Cina tutta una serie di infezioni batteriche e virali starebbe letteralmente mandandoĀ in tilt gli ospedali, ovviamente tutto questo ben evidenziato nei titoli. Leggendo poi il resto dellā€™articolo, si scopre che le cose non stanno esattamente in questo modo e che nessuna emergenza ĆØ lontanamente in atto nĆ© da noi e nĆ© nellā€™ambito della seconda potenza economica mondiale. Insomma, considerando che i nostri campioni dellā€™informazione contano sul fatto che la maggioranza dei loro lettori si limita a dare una rapida occhiata esclusivamente ai titoloni, sembra oramai divenuta una prassi comune quella di dire tutto e il contrario di tutto persino in un pezzullo di poche righe.

Tramontata lā€™era del famoso uomo che morde il cane, ormai siamo entrati nellā€™epoca dellaĀ pauraĀ virale, nella quale ogni titolone ĆØ buono per ricordarci che di qualcosa dobbiamo pur morire. Lā€™importante ĆØ catturare lā€™attenzione del pubblico, costi quel che costi. FunzionerĆ  il giochetto questa volta?

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