“Ma quale patriarcato, questo è il vostro uomo rieducato” I ragazzi di Casapound, con striscioni ed articoli sul caso Cecchettin rispediscono le accuse al mittente rosso

Nelle ultime ore, militanti di CasaPound hanno diffuso striscioni in diverse città italiane, con la scritta: “Ma quale patriarcato, questo è il vostro uomo rieducato”, in risposta al tragico femminicidio di Giulia Cecchettin.Il caso di cronaca ha scatenato un acceso dibattito sulla società contemporanea e le dinamiche di genere. CasaPound ha dichiarato che eventi come il femminicidio di Giulia rappresentano il risultato di una società malata, attribuendo la responsabilità a una corsa verso la decostruzione sociale e di genere.

Casapound: “Inutile indicare gli uomini come colpevoli”

L’organizzazione sostiene che questa società ha creato individui incapaci di affrontare fallimenti e sconfitte, affermando che chi parla di patriarcato è il primo colpevole della dissoluzione dei rapporti tra uomini e donne.Nel comunicato di CasaPound Italia, si sostiene che la lotta di classe ha lasciato spazio alla lotta di genere, generando una continua e reciproca accusa che porta solo a mostri. Criticano il libero mercato che, secondo loro, ha trasformato l’emancipazione in vendita su piattaforme come OnlyFans, dove la meritocrazia è diventata un tabù. CasaPound sostiene che il sistema attuale sta distruggendo i fondamentali e complementari ruoli di uomo e donna.”Inutile girarci intorno, indicare gli uomini come eternamente colpevoli: i Filippo Turetta di turno sono proprio gli uomini ‘rieducati’ da questo sistema, senza aspirazioni, senza coraggio, senza virilità”, afferma la nota di CasaPound Italia.La diffusione degli striscioni e il contenuto del comunicato hanno sollevato polemiche, evidenziando le profonde divisioni esistenti in merito alle questioni di genere e ai ruoli nella società contemporanea.

Tratto dalla pagina Facebook del circolo CasaPound ‘Il Mastino’ di Verona
MA QUALE PATRIARCATO, “QUESTO” È’ IL VOSTRO UOMO RIEDUCATO
Guardateli, guardateli bene in faccia.
Guardate le altre immagini presenti sul web di questi due qua: i volti puliti, le sopracciglia curate, le spalline strette nelle loro camicette su misura, i braccini sottili, le manine intonse.
Sono i figli della mascolinità tossica? Non crediamo proprio, questi sono i vostri uomini rieducati, decostruiti, femminilizzati.
Parlano di loro come bravi ragazzi, famosi per la loro mitezza, gente che non ha mai dato un problema e noi ci crediamo; questi qua, pavidi e remissivi, probabilmente non hanno nemmeno mai partecipato ad una scazzottata.
Ed è esattamente di questi ometti che dovete avere paura: gelosi, insicuri, invidiosi, spaventati, egocentrici, possessivi, isterici, incapaci di affrontare i problemi. In una parola, DEBOLI.
Da questi qua non troverete protezione, perché non ne sono in grado e perché sono in eterna competizione col genere femminile.
Da questi qua non troverete un alleato, ma un limite alla vostra crescita.
In questi qua non troverete le caratteristiche di un UOMO, ma tutti i difetti di una complessa e femminilizzata personalità debole e remissiva.
Questi qua, purtroppo, sono capaci di ammazzarvi per gelosia, possessione o invidia.
Questi sono gli uomini da cui dovete star lontane, riconoscendo subito il pericolo alle prime sceneggiate.
Questi sono il prodotto MARCIO di una società che combatte il maschio forte, il patriarcato è una storiella che vi raccontano quelle orribili streghe sovrappeso coi capelli viola nei loro deliranti proclami.
Combattete il maschio debole con le unghie e con i denti, combattete il femminismo col cervello.

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  1. Il concetto è…. Se fai le corna ad un uomo ti prendi della puttana, due ceffoni e ti fai riportare a casa per un’orecchio. Se le fai alla checca turetta creata su misura dalla sinistra ti pigli una coltellata perché è più o meno isterico come te.

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