L’annuncio di Giorgetti: stop al Superbonus, lavori da chiudere entro fine del 2023
In manovra nessun intervento: salta l’ipotesi della detrazione in dieci anni
di Luca Monticelli per La Stampa
ROMA. «Non abbiamo fatto nessun intervento sul Superbonus in manovra. I lavori devono essere completati entro la fine dell’anno se si vuole beneficiare dello sconto in fattura». Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti mette subito le cose in chiaro, durante la conferenza stampa sulla legge di Bilancio. È saltata dunque l’ipotesi di portare la detrazione in dieci anni, anziché quattro, per i lavori con il 110 realizzati nel 2023.
Un altra norma che era circolata in questi giorni, sempre per superare il problema dei crediti incagliati, prevedeva di allungare di qualche mese la fine dei lavori e la cessione del credito, mentre invece la deadline resta confermata al 31 dicembre di quest’anno. Nessun rinvio neanche per i condomini. Il leader del M5s Giuseppe Conte, padre del Superbonus, se la prende con l’esecutivo: «Un inganno ai danni degli italiani». E Gioregetti conferma lo stop dello sconto in fattura. «Lo sconto in fattura lo abbiamo già abolito, non abbiamo fatto nessun intervento sul superbonus in legge di bilancio: i lavori devono essere completati entro fine anno se si vuole beneficiare dello sconto in fattura, altrimenti parte un meccanismo di detrazioni senza possibilità di sconto in fattura o cessione di credito, fatto salvo quelli maturati in precedenza». Quindi, per il 2024, sia la cessione dei crediti, sia l’uso dello strumento dello sconto in fattura, non saranno più utilizzabili. Resta, in ultima ipotesi, la possibilità per chi ha già iniziato i lavori e lo stato avanzamento delle opere è decisamente avanti di scaricare con la dichiarazione dei redditi per i prossimi 10 anni gli interventi effettuati. Per ora, però, resta solo un’ipotesi.
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