Morto sul lavoro a 76 anni! Travolto in autostrada all’inizio di un cantiere: polemica sul fatto che un anziano fosse ancora costretto a lavorare

Incidente mortale sul lavoro sulla A12 in Liguria giovedì sera intorno alle 19.30. All’altezza del chilometro 57 in località Campo tra Deiva Marina (La Spezia) e Moneglia (Genova) è morto investito da un’auto un operaio di ben 76 anni. Si chiamava Luigi Bernardini, era originario di Fosdinovo (Massa Carrara). Lavorava in un cantiere mobile per una ditta esterna della concessionaria del tratto.

Morire sul lavoro a 76 anni

Un attimo di disattenzione, è finito tutto così. In base a una prima ricostruzione, Bernardini sarebbe stato centrato in pieno mentre attraversava la carreggiata ed è morto sul colpo. Sul posto gli uomini e i mezzi del 118  e l’automedica di Lavagna, ma i tentativi di soccorso sono risultati purtroppo tutti inutili. L’impatto è stato devastante. Alla polizia stradale sono affidate la ricostruzione dell’incidente e le indagini. Nel giro di pochi minuti sono intervenuti sul luogo dell’ennesimo dramma sul lavoro anche i vigili del fuoco di Brugnato. L’autista del mezzo investitore è stato infatti estratto a fatica dalle lamiere: sotto choc, è stato trasportato all’ospedale di Lavagna. Non sarebbe in pericolo di vita. L’autostrada è stata chiusa fino a notte per permettere tutti i rilievi.

Dall’alto dei suoi 76 anni Luigi Bernardini aveva una grande esperienza lungo le strade. Pare che fosse il “guardiano” del cantiere aperto tra i due caselli tra il segmento genovese e quello spezzino della A12. La figura che, sul posto, si accerta che non si verifichino problemi per la presenza di un restringimento della carreggiata. In tanti, in queste ore, nelle quali la notizia della tragedia sulla A12 in Liguria circola sui social con grande evidenza, si domandano come sia possibile che in un Paese civile un uomo di oltre 75 anni “lavorasse ancora”. Ma oggi è il giorno del dolore. Le indagini sulla dinamica dell’incidente sono ancora in corso.

“Quell’uomo, alla sua età, doveva essere da tempo a godersi la pensione”

Dura la presa di posizione di Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria: “Ancora una volta siamo qui a piangere una persona, l’ennesima, morta per un incidente sul lavoro. A nulla valgono gli appelli a un giro di vite che lanciamo da tanto tempo. Eppure ogni incidente – e sono tanti, tantissimi – è il chiaro sintomo di una sicurezza che non c’è e che, mi duole dirlo, nemmeno viene cercata mettendo in campo più controlli, più ispezioni, più formazione. Quell’uomo, alla sua età, doveva essere da tempo a godersi la pensione, la sua famiglia e, se li aveva, i nipotini. Occorre anche fare un ragionamento su questo. Non è possibile che si debba lavorare fino alla morte, magari in cantiere come è successo ieri”.

Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria, aggiunge: “Lasciamo lavorare le forze di polizia e l’ispettorato del lavoro per ricostruire cause e dinamica del tragico incidente, ma al di là del caso specifico e anche in vista dell’apertura dei grandi cantieri del Pnrr, il governo deve prendere coscienza del fatto che la sicurezza sui luoghi di lavoro, dati alla mano, non funziona e prendere immediati e decisi provvedimenti. Bisogna intervenire immediatamente per costituire anche nei cantieri autostradali gli RSL di sito, i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori, che oggi mancano e sono fondamentali per monitorare la situazione e Intervenire dove ci siano violazioni. Ci vuole un impegno forte per arrivare a questo risultato”.

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