Striscia la notizia è un telegiornale satirico che amplia quotidianamente il suo impegno di denuncia, dando voce ai cittadini e ai consumatori, cercando di risolvere problemi. Ogni sera, subito dopo il tg, su Canele 5 va in onda il programma di Antonio Ricci condotto per ora dall’attore, comico e regista Alessandro Siani e l’attrice e presentatrice Vanessa Incontrada. A Striscia La Notizia si torna a parlare di Ugo Russo e del murales a lui dedicato nei Quartieri Spagnoli a Napoli. Il ragazzo fu ucciso mentre cercava di rapinare un carabiniere nel 2020 nel quartiere Santa Lucia. Proprio durante uno di questi servizi sono andate in onda delle immagini decisamente forti.
A Striscia La Notizia si torna a parlare di Ugo Russo e del murales a lui dedicato nei Quartieri Spagnoli a Napoli. Il ragazzo fu ucciso mentre cercava di rapinare un carabiniere nel 2020 nel quartiere Santa Lucia. L’inviato Vittorio Brumotti si è recato proprio nei Quartieri Spagnoli, lì dove il murales è stato fatto rimuovere dal Comune di Napoli. Con lui c’era anche il deputato dei Verdi Francesco Borrelli, anch’egli da sempre impegnato nella lotta alle mafie e per questo sotto scorta. Brumotti ha descritto così la zona: “L’aria è sempre tesa, le piazze di spaccio in questa zona sono ancora tante e super attive. Guardate cosa abbiamo scoperto”.
La situazione è diventata pesante, quando i due hanno incontrato il papà di Ugo Russo, da sempre in contrasto proprio con Borrelli con cui non se le sono mai mandate a dire. “Non sei un uomo. Sei zero come uomo”, ha detto il papà del ragazzo a Brumotti. Borrelli ha urlato a gran voce che l’uomo sarebbe un ladro di Rolex e che insegna ai suoi figli a fare lo stesso, il papà di Ugo ha replicato: “Mettetevelo in testa, se mi volete far cadere mi dovete sparare in testa, perché io non cado”. Dopo tutti gli insulti ricevuti Brumotti ha fatto una promessa ai telespettatori: “Il mio impegno andrà avanti per tutelare i giovani”.
Il loro nome si riferisce alle guarnigioni militari spagnole che, nel XVI secolo, si rifugiavano al loro interno prima di andare ad un altro fronte di guerra; ed anche per le truppe ospitate dal vicerè spagnolo Don Pedro di Toledo, il quale ordinò di creare il quartiere nel 1536. Gli animati Quartieri Spagnoli costituiscono una zona commerciale fiancheggiata da via Toledo, una strada parzialmente pedonale ricca di negozi di moda tradizionali e di stilisti. Nelle vicinanze ci sono trattorie e bancarelle che vendono pizza fritta, oltre a numerose chiese come la cinquecentesca Santa Maria della Mercede a Montecalvario. L’area ospita anche l’ingresso a Napoli Sotterranea, una rete di tunnel e catacombe.
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