“Meloni non si comporta da mamma per l’Italia”. Il giudizio arriva da Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e portavoce di Europa Verde. Al centro del discorso del parlamentare il caldo che si registra oggi a Roma e che peggiorerà nei prossimi giorni, a causa dell’ingresso dell’anticiclone Caronte. “Di fronte a questa drammatica emergenza climatica è inaccettabile la sfrontatezza della presidente Meloni che parla di ultrà della transizione ecologica. Il suo non è un comportamento da premier e tantomeno da madre”
Bonelli prosegue poi attaccando ancora il presidente del Consiglio italiano “Quando le fa comodo – dichiara di parlare da mamma che si preoccupa del futuro della sua comunità, cosa che non sta facendo nell’affrontare l’emergenza climatica”. Meloni è accusata di non fare nulla “per mettere in campo poltiche di contrasto serie, anzi partecipa ai comizi della destra ultranazionalista Vox che vuole abrogare le leggi sul clima e uscire dall’accordo di Parigi”. Per il momento il premier ha evitato di commentare le affermazioni di Bonelli, glissando sulla questione.
Bonelli: “il golpe del governo contro gli animali. Uno schifo, vergogna Meloni! Faremo ricorso”
AgenPress – “Il golpe contro gli animali del governo Meloni! Via alla caccia libera e agli abbattimenti anche di specie protette. Il parere scientifico dell’Ispra sarà sostituito dal comitato tecnico faunistico venatorio dove la maggioranza e’ dei cacciatori: uno schifo, vergogna Meloni! Presentiamo ricorso al tribunale”.
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Bonelli… Il suo cervello fa concorrenza di neuroni a quello dell’acqua Lete. Pensi ai suoi sodali Sumaron e La regina del pompino (da un famoso libro di fine anni settanta). Questo governo finora ha fatto peggio dei precedenti, i quali almeno si dichiaravano subito di essere ladri e volere riempire la penisola di morì. Il governo Alemanno… Osp… Svelato l’inganno, invece, prima racconta balle, poi fa quello che facevano gli altri. Ma chi se la beve che Salvini è Berlusconi fossero d’accordo a fare governare a una donna. Questa serve solo a, metterci la faccia, ma dietro c’è il Gianni (non Morandi), che ha detto solo una cosa, ma giusta: in Italia, qualora ci fosse un partito fascista lo voterebbe il 30% degli elettori e non il 30% dei votanti. Significherebbe maggioranza assoluta con buona pace di Salvini e Tajani. Capite ora lo strepitio di Elly Elly e la compagnia della festa dell’unità. Ovvio, Gianni for president.