Quel paragone infame agli stupratori: Roberto Burioni non aspettava altro per vomitare le sue solite parole piene di odio e rancore

È tornato Burioni: l’anatema contro il “no vax” in Rai
Il caso Foa nella radio pubblica si infiamma. Il televirologo all’attacco. Che fine ha fatto la libertà di parola?
di Claudio Romiti per il blog di Nicola Porro

“Mi chiedo se, la prossima volta che si parlerà in trasmissione di molestie sessuali, Radio Rai darà spazio anche al punto di vista di uno stupratore”. Inizia così la provocatoria dissertazione lanciata via social dal virologo Roberto Burioni, uno dei principali custodi del dogma virale che ha imperversato per oltre tre anni, producendo danni incalcolabili sotto molti aspetti.

Come ampiamente riportato dalla stampa nazionale, il virologo pesarese ha lanciato il suo ennesimo anatema a seguito dell’intervista al medico Massimo Citro della Riva, andata in onda su Rai Radio 1, nella trasmissione Giù la maschera condotta da Marcello Foa, in cui ha parlato di cure non assicurate ai malati di Covid e di presunti pericoli dei vaccini.

Egli, nella sua qualità di unto del signore sanitario, si è anche permesso di redarguire un altro suo collega del terrore virale, Massimo Galli, professionista della paura sempre in servizio attivo permanente, sebbene sia da tempo in pensione. Burioni ha così bollato la scelta del medico:  “È a mio giudizio un comportamento sbagliatissimo: dove ci sono le bugie pericolose non ci deve essere la medicina seria.”

Difatti la medicina seria, sostenuta da Burioni a spada tratta durante le fasi più buie delle restrizioni, è quella degli arresti domiciliari di massa (invocati dallo stesso h24 in quel fatidico marzo del 2020, dopo aver detto che in Italia non si correva alcun rischio), degli elicotteri che inseguivano solitari podisti sulle spiagge, delle mascherine all’aperto, dei coprifuoco, dei banchi a rotelle, del delirio psicotico dei tamponi, dei vaccini sperimentali che non sterilizzano, dell’abominevole e inutile green pass (visto che i vaccini non bloccano i contagi), della caccia selvaggia agli assembramenti e chi più ne ha più ne metta.

Se la scienza seria, a cui fa tronfiamente riferimento Burioni, è la medesima che ha suggerito questa successione infinita di misure tanto demenziali quanto distruttive, forse sarebbe stato meglio rivolgersi a qualche sciamano, o stregone che dir si voglia. Una scienza che, attraverso i suoi più ascoltati rappresentanti, si è permessa il lusso di dire tutto e il contrario di tutto, di avallare tutta una serie di provvedimenti magici, attribuendo loro un valore salvifico, non mi sembra che abbia molto a che spartire con la scienza di Galileo e dei suoi molteplici epigoni moderni.

Ma c’è di più, Burioni se la prende persino con la Rai la quale, pur prendendo le distanze dalle tesi di Citro, che ha sparato a palle incatenate contro i vaccini a mRna in particolare, non avrebbe proprio dovuto ospitare un simile “eretico” sanitario. “La Rai – conclude – si dissocia dalle affermazioni del medico e, in particolare, da quelle relative alle cure che non sarebbero state garantite ai malati di Covid e da quelle sull’efficacia e sui pericoli dei nuovi vaccini, però le ha trasmesse. Che mondo strano”.

E già, egregio professor Burioni, è invero uno strano mondo quello in cui è ancora ammesso il libero dibattito e la libera espressione delle proprie idee. In tal senso, il famoso “non sono d’accordo con quello che dici ma darei la vita affinché tu possa affermarlo”, spesso attribuito al grande Voltaire, non sembra proprio di casa nel suo mondo sterile e perfetto, egregio professor Burioni.

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  1. Perchè date ancora spazio a queste nullità??”’???????? Costui è i nulla assoluto, non esiste un termine appropriato sulla faccia della terra per definire la sua nefandezza, la sua bruttezza d’animo è nera come il peccato ed è tanto stupido da far venire la pelle d’oca anche ad un’oca. Purtroppo non se ne rende conto, da qui se ne deduce la sua stupidità.

  2. Poverino bubu ha fatto carriera e soldi insultando le persone che non credono nei vaccini, chiamandole con termini irriferibili. Ovviamente il dogma vaccinista è intoccabile per lui, gli auguro una vera dose di vax mRna e che subisca la sua miocardite benigna, così magari si accorge che deve aprire ancora qualche libro, non di medicina, ma di logica.

  3. Vorrei tanto poter assistere ad un dibattito fra il professore Vanni Frajese e questo parassita dell’ umanita. Burioni …vergognati!

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