Francesca Totolo ha scoperto quello che i nostri Carabinieri, Guardia di Finanza non “vedono” mai, per tacere della nostra Marina cosiddetta da Guerra
È bastata una ricerca sui social di 5 minuti per scovare una “nave madre” che, nei giorni scorsi, ha traghettato un gruppo di #migranti verso #Lampedusa.
Basterebbe intercettare e sequestrare questi pescherecci per frenare gli sbarchi ministro @GuidoCrosetto. pic.twitter.com/uZuuNIzw7O
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 13, 2023
NEL FRATTEMPO IL GIORNALE RACCONTA LA FAVOLA DELLE INDAGINI
Le barche in ferro, numerose, cariche di migranti sono in fila al molo Favarolo. E non basta la mole delle attività di identificazione, che sono ordinarie nonostante la straordinaria portata degli eventi, ma le forze di polizia devono occuparsi pure delle indagini per riuscire a comprendere come sia potuto accadere che si siano concentrate in mare nella stessa area così tante barche e quasi tutte in metallo. Come se appartenessero allo stesso gruppo, magari – si ipotizza – sganciato al largo della costa da una nave-madre, in genere un peschereccio.
Quasi tutte le imbarcazioni sono partite da Sfax, solo alcune da Monastir e da Sidi Mansour. I migranti sono originari di Nigeria, Sierra Leone, Sudan, Ciad, Tunisia, Guinea e Camerun e hanno pagato, per la traversata, da mille a 5mila dinari tunisini a testa. Gli uomini della Squadra mobile di Agrigento stanno anche lavorando per accertare le dichiarazioni di 40 migranti soccorsi dal veliero Nadir di ResqShip sbarcati lunedì mattina sull’isola, che hanno denunciato l’ennesima tragedia del mare. Ma gli investigatori ci vanno cauti.
Non solo le versioni sono discordanti, in quanto prima si parlava di una quarantina di dispersi in mare, poi di massimo 10, ma, inoltre, né le autorità marittime, informate tempestivamente dalla Nadir, né la Ong Sea Punk1 né l’aereo di ricognizione Osprey 2 di Frontex hanno avvistato relitti. Altre indagini riguardano la pirateria marittima. Sono due i gruppi, rispettivamente di 40 e di 30 migranti, ad avere denunciato di essere stati vittima di pirati del mare che hanno prelevato il motore dei natanti.
MA SEMPRE FRANCESCA TOTOLO CI FA VEDERE CHE SAREBBE STATO SUFFICIENTE SCORRERE I SOCIAL
Base logistica dei trafficanti nei pressi di Sfax, in #Tunisia: qui vengono anche assemblati i barconi di ferro. #migranti #Lampedusa pic.twitter.com/fKm1Lr8Kjg
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 14, 2023
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