Meloni lancia il Ddl Caivano: partono le polemiche sul provvedimento che prevede carcere e revoca potestà per chi non manda i figli a scuola

Le novità dopo il Consiglio dei ministri. La premier: «Caivano sarà un modello per il futuro». A margine la polemica sul marito Giambruno: «Che idea avete di libertà di stampa?»

«Carcere e revoca potestà per chi non manda i figli a scuola” è il commento di Giorgia Meloni dopo il via libera al Dl Caivano nel primo Cdm dopo la pausa estiva. Molte sono le novità: Daspo urbano, carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola e arresto in flagranza per spaccio di lieve entità. Tra i provvedimenti c’è la nomina del nuovo commissario straordinario Fabio Ciciliano. In Cdm è arrivata anche la conferma del rinvio al 1 ottobre del 2024 del blocco delle vetture diesel Euro 5 in 76 Comuni del Piemonte.

«Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, erano talmente complesse che metterci la faccia era considerato pericoloso – commenta la premier Giorgia Meloni –. Noi mettiamo la faccia su materie complesse, difficili da risolvere. Siamo stati a Caivano, abbiamo detto che non esistono zone franche, è una sfida non semplice ma se ci si mette con buona volontà si può fare».

E i fondi per la cittadina del Napoletano riceverà ulteriori fondi: «Abbiamo messo in campo i primi provvedimenti», stanziando «30 milioni di euro. Non pensate che il governo ritenga che siano sufficienti. Verranno stanziate tutte le risorse che saranno necessarie per vincere questa sfida».

Le novità del Dl Caivano
Sono 14 gli articoli che il Dl «Recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile», che il Governo ha discusso in Consiglio dei Ministri. Tra le novità c’è l’introduzione di un Commissario straordinario per la cittadina nel Napoletano. Salta la stretta sui siti pornografici. Sarà più facile per i minori finire in carcere: nel dl approvato dal Consiglio dei ministri si abbassa da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la misura della custodia cautelare. Nel testo non c’è invece l’abbassamento dell’età per l’imputabilità. Arriva il Daspo urbano e avviso orale del questore anche i minorenni che hanno compiuto 14 anni che sarà notificato a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale e comunicato al Procuratore presso il Tribunale dei minori. Inasprimento delle pene per i porti d’armi illeciti e per lo spaccio di stupefacenti di lieve entità. Viene inoltre introdotto l’ammonimento per casi di bullismo. Aumentano le sanzioni per i genitori se i figli lasciano la scuola.

Stop al blocco degli Euro 5 in Piemonte
Dopo alcune indiscrezioni a riunione ancora in corso, è arrivata la conferma da parte del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin del rinvio al 1 ottobre 2024 del blocco delle vetture diesel Euro 5 in 76 comuni del Piemonte. Era «L’obiettivo più importante da raggiungere, nel più breve tempo possibile» commenta. «Promessa mantenuta» esulta sui social il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Provvedimenti per Lampedusa
Anche l’isola chiave per le tratte migratorie è stata oggetto di discussione nel Cdm, con un piano di opere dal valore di 45 milioni di euro: «L’attenzione del governo verso le Isole minori trova la sua prima concreta attuazione nel decreto legge in favore di Lampedusa, un lembo di terra europea di grande interesse strategico». Dichiara il ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, secondo il quale «il provvedimento appena adottato dal Consiglio dei ministri diventa anche una prima misura compensativa di fronte alle problematiche e ai disagi sofferti dall’Isola per il fenomeno migratorio – spiega il ministro – . Sono inserite misure per infrastrutture di interesse strategico».

Tra le misure che potranno essere realizzate spicca la realizzazione di un deposito di stoccaggio carburante a usi civili e per le forze di polizia, oltre alla realizzazione strade di collegamento tra le banchine e, da ultimo, tra gli hotspot. Previste inoltre disposizioni per il rapido smaltimento dei barchini utilizzati dai migranti, che si sono accumulati sul molo nel corso del tempo attraverso due misure: vengono autorizzate deroghe al codice degli appalti per il trasporto mezzo cargo dei barchini a Porto Empedocle; si agevolano e accelerano le procedure per la predisposizione sull’isola di un’area definitiva di stoccaggio e riduzione volumetrica dei barchini. Vengono disposte deroghe ai vincoli paesaggistici e ambientali, comunque nel rispetto della normativa Ue.

Nuovi stanziamenti per l’Emilia-Romagna
Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ha stanziato la somma di 5.3 milioni di euro, per la realizzazione in Emilia Romagna degli interventi richiesti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi dal 22 novembre al 5 dicembre dello scorso anno. Il provvedimento riguarda il territorio dei Comuni di Comacchio, Goro e Codigoro, in provincia di Ferrara, di Cesenatico, Gatteo e Savignano sul Rubicone in provincia di Forlì-Cesena e nel Comune di Ravenna. «Si tratta – ha dichiarato Musumeci – di un intervento aggiuntivo rispetto allo stanziamento di oltre 16 milioni di euro già disposto; la somma sarà attinta dal Fondo per le emergenze nazionali della Protezione civile e verrà destinato alla realizzazione delle attività di soccorso e assistenza alla popolazione colpita e agli interventi più urgenti». «Mi preme evidenziare – ha aggiunto il ministro – la celerità con cui si é mosso il governo, considerato che é del 31 agosto la quantificazione dei fondi occorrenti da parte del dipartimento Protezione civile, in base alla documentazione sui danni fatta pervenire nei giorni scorsi dalla Regione».

Ddl affitti brevi
Multe fino a 5 mila euro per chi non rispetta limite 2 notti e 8mila per chi non ha Codice identificativo nazionale Roma. Il disegno di legge sugli affitti brevi, presentato in cdm, si sviluppa in 8 articoli e si pone l’obiettivo di «fornire una disciplina uniforme a livello nazionale nonché di contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore, definisce i principi in materia di locazioni per finalità turistiche».

È quanto viene spiegato nella bozza del ddl, trasmessa ieri sera, secondo quanto si apprende, dal ministero del Turismo, guidato da Daniela Santanchè, alle parti interessate (le associazioni di categoria e degli inquilini, i sindaci delle città metropolitane, le Regioni). Si tratta di una seconda stesura in cui si cerca dunque di limitare il più possibile il ‘far west’ degli affitti brevi con misure, considerate stringenti rispetto al passato, come l’obbligo del Codice identificativo nazionale e il limite di soggiorno minimo fissato in due notti nei centri storici delle città metropolitane. Nel testo messo a punto dal ministro per limitare il più possibile il ‘far west’ degli affitti brevi, si introduce l’obbligo del Codice identificativo nazionale, altrimenti detto Cin che va a soppiantare il Cir, quello regionale laddove sia stato adottato. Un presupposto fondamentale per «assicurare la tutela della concorrenza, della sicurezza del territorio e per contrastare forme irregolari di ospitalità».

I Cin devono contenere anche l’indicazione del numero di posti letto disponibili secondo quanto dichiarato nella relativa istanza, che viene presentata dal locatore. E con l’assegnazione del Cin il ministero del Turismo, inserisce le unità immobiliari destinate alle locazioni per finalità turistiche e le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere nella banca dati nazionale che è pubblica e liberamente consultabile sul sito istituzionale del Ministero del turismo. Chi lo possiede è quindi autorizzato a tutti gli effetti a esercitare tale attività tanto è che «i soggetti che gestiscono portali telematici hanno l’obbligo di indicare, negli annunci pubblicati nei propri portali, il Cin dell’unità immobiliare». Un obbligo stringente visto che colui che fosse privo del Cin può subire una sanzione pecuniaria da 800 euro a 8 mila euro.

Decreto Sud
Via libera del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto Sud che, tra le altre cose, istituisce la Zes (Zona economica speciale) unica per il Mezzogiorno. Si parla di otto aree nelle varie regioni del sud. “Grande opportunità per il Mezzogiorno”, commenta il ministro degli Affari Europei e alle politiche di Coesione e Pnrr Raffaele Fitto.

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1 comment
  1. Che stupidaggine, quindi carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola e libertà, forse vigilita, per stupratori, assassini, spacciatori, ladri in giacca e cravatta (banchieri e finanzieri) e criminali violenti. Beh se questa è la destra, non immagino la sinistra. Dovreste promuovere la cultura, non l’ennesima forma di repressione e in certe scuole la violenza è all’ordine del giorno.

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