Dal 15 settembre chi vive in Piemonte va a lavorare a piedi! L’indegno governatore di centrodestra anticipa la folle norma di Bruxelles di vietare la circolazione delle auto Euro5. E fa bene: la gente si lamenta solo sui social senza neppure presentarsi sotto casa del parassita Cirio per chiedergli il conto

I dati dell’Aci sono impietosi: da settembre oltre 34 mila veicoli diesel Euro 5 “fuorilegge” in provincia di Alessandria
Non potranno circolare nel capoluogo e negli altri 6 centri zona, salvo l’installazione della scatola nera che consentirà un massimo di 9000 chilometri annui.

tratto da La Stampa cronache di Alessandria

approssimative, ma le ha azzeccate in pieno: il rapporto fra veicoli diesel Euro 5 presto «fuorilegge», ed Euro 6 sempre a gasolio e per i quali non ci saranno limitazioni, è quasi di «uno a due», non soltanto ad Alessandria ma in tutta la provincia.

Lo confermano i dati dell’Aci relativi ai sette centri zona (di fatto quelli direttamente interessati dalla normativa) e ai piccoli paesi. Nel capoluogo i mezzi a gasolio Euro 5, cioè immatricolati fino a settembre 2015, sono 6716. A questi si aggiungono 6457 diesel Euro 4 e qualche altro migliaio di veicoli, fra cui 1448 Euro 0. Ci sono poi le macchine a benzina fino a Euro 2 e quelle alimentate a gpl e metano fino a Euro 1, oltre ai ciclomotori Euro 0 ed Euro 1. Anche in questo caso, si calcola qualche migliaio di mezzi di fatto fermi tutti i giorni fra le 8 e le 19.

Non avranno invece problemi i proprietari dei Diesel Euro 6, che sono complessivamente 10.504. Il trend è simile a Casale, Acqui, Novi, Ovada, Tortona e Valenza, ci sono poi località in cui gli Euro 5 sono in misura superiore alle macchine nuove, dalle «piccole» Avolasca, Cartosio e Volpeglino fino al più densamente popolato comune di Cremolino, dove si contano 124 vetture «quasi» da rottamare a fronte delle 119 che potranno continuare a circolare. In totale, 34.525 mezzi relativamente nuovi fra meno di un mese dovranno restare ai «box», oppure dotarsi della scatola nera che conta i chilometri e che permetterà di percorrerne al massimo novemila in un anno. Ovvio che i proprietari non abbiano accolto di buon grado la norma, perché la macchina è un mezzo imprescindibile alla luce della carenza cronica di servizi pubblici, ma acquistarne una è spesa che in questi tempi di crisi non tutti possono permettersi. In più, gli Euro 5 diesel sono veicoli relativamente giovani e, si presume, in condizioni più che accettabili considerandone anche lo scarso utilizzo nel biennio del Covid.

Così, alla levata di scudi di molti cittadini, si aggiunge quella del Codacons, che chiede di adottare ogni provvedimento idoneo a garantire ai proprietari di autovetture Diesel Euro 5 «un equo indennizzo, proporzionato al valore del danno subito a causa del mancato uso dell’autovettura»

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