“Mattarella da vent’anni taglia le gambe a chi osa parlare di uranio impoverito” Maurizio Belpietro, come sempre, l’unico a raccontare quello che il Palazzo cerca disperatamente di nascondere

Il capo dello Stato era ministro quando scoppiĆ² il caso delle munizioni cancerogene denunciato dal generale. Ci fu un’interrogazione parlamentare in cui negĆ².

Mattarella e la manina del Quirinale dietro la cacciata del generale Vannacci. I precedenti da ministro della Difesa

L’uomo del momento in Italia ĆØ sicuramente il generaleĀ Roberto Vannacci, il suo libro “Il mondo al contrario” ha creato un polverone, ma se l’opposizione compatta lo ha attaccato pesantemente la destra sul militare si ĆØ divisa in due e oraĀ il caso ĆØ diventato anche politico. Il Domani di De Benedetti ieri ha svelato che in merito alla decisione diĀ CrosettoĀ di rimuovere Vannacci dal suo ruolo di capo dell’istituto geografico militare ci sarebbe ilĀ Quirinale.

Dietro alla cacciata dell’ex numero uno della Folgore e del Col Moschin – riporta La VeritĆ  – si intravedeĀ la manina di Mattarella. Il capo dello Stato non solo guida il consiglio superiore di Difesa, cioĆØ le Forze armate, ma dal ColleĀ esercita un potere quasi assolutoĀ su scelte che sarebbero di competenza dell’esecutivo.

Da ministro della DifesaĀ – prosegue La VeritĆ  – fece rimuovere il generale degli alpini SergioĀ Mazzaroli, reo di aver pubblicamente dubitato delle scelte della politica militare italiana in Kosovo. ma non fu un caso isolato, ci furono altri due episodi simili. Uno di questi lo ricordĆ² il generale MarioĀ Arpino, ex capo di Stato maggiore della Difesa.

Nel 1999, in piena guerra del Kosovo,Ā MattarellaĀ gli fece una telefonata per contestare delle dichiarazioni di un suo comandante che aveva raccontato delĀ lancio di missili contro le postazioni radar serbe, di fatto confermando cheĀ l’ItaliaĀ era in guerra e vi era entrataĀ senza il consenso del Parlamento.

Ma il nome di Mattarella – continua il quotidiano di Belpietro – si ritrova anche a proposito della vicenda delleĀ munizioni arricchite con uranio impoverito. L’attuale capo dello Stato era ministro della Difesa quando scoppiĆ² loĀ scandalo. Allora negava che i nostriĀ soldatiĀ fossero stati coinvolti come invece ha denunciato il generaleĀ Vannacci. Che ora si vuole rimuovere per evitare imbarazzi.

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