I due volti storici di Striscia hanno accompagnato le nostre serate per 17 anni ininterrotti, poi uscì fuori lo scandalo dei servizi truccati
di Silvio Prudentino per Chronist
Correva l’anno 2014 quando gli storici inviati del tg satirico di Canale5 vennero liquidati da Striscia la notizia dopo un contratto in vigore dal 1997: che fine hanno fatto da allora Fabio e Mingo? L’emittente parlò solo di “fine contratto”, ma poi si scoprì la verità. Dopo l’annuncio del Gabibbo sull’addio della storica coppia, passato qualche giorno, si scoprì la verità: i due giornalisti furono accusati di aver architettato due servizi falsi, situazione mai confermata da Mingo: “A pensarci adesso mi vien da sorridere: essere giudicati, processati e sentenziati in diretta televisiva da un pupazzo di pezza. L’Italia è davvero il Paese dei paradossi”, spiegò lo storico inviato di Striscia la Notizia.
“Durante la trasmissione, si susseguivano nuovi annunci di diretta in cui ci sia accusava di aver inventato servizi. Mai inventato nulla!!!”, ribadì furente il giornalista. La questione finì in un’aula di tribunale, che condannò il solo Mingo, pseudonimo di Domenico De Pasquale, a un anno e due mesi di reclusione per truffa, falso e diffamazione contro il tg satirico di Mediaset. Secondo l’accusa, i due inviati avrebbero ottenuto compensi illeciti per vendere dei servizi fake, circostanza che creò un grande disagio e un danno incommensurabile al programma di Antonio Ricci.
In seguito, si venne a scoprire che Mingo avrebbe ingannato il tg, l’emittente e i telespettatori grazie alla complicità di sua moglie, ottenendo compensi in anticipo dal programma per produrre servizi finti. Nel compenso, erano inclusi i costi per gli “attori” della messinscena. Più avanti, il paio di servizi incriminati raddoppiarono e divennero quattro, tutti appartenenti al biennio 2012-2013.
Gli ex inviati di Striscia oggi
Dopo nove anni dai fatti, entrambi hanno cominciato una nuova vita essendosi messi tutto alle spalle. Fabio De Nunzio, l’inviato più silenzioso dei due, ha perso il lavoro ma non la voglia di proseguire la sua lotta contro le ingiustizie, ed è il presidente dell’associazione “No al bullismo”. Schierato dalla parte dei più deboli, vittima di chi li sovrastra con forza e scaltrezza, Fabio porta avanti la sua campagna di prevenzione e informazione sul tema, includendo il delicatissimo argomento del cyberbullismo.
Mingo orbita ancora attorno al mondo dello spettacolo e collabora su alcuni set di film e corti, sia in qualità di attore che di autore e regista. Questa estate ha condotto il festival di Lecce al Pala summer festival, affiancato da Giada Pezzaioli, Max Cavallari, Alberto Farina e Gianluca Fubelli. Nonostante l’astio e il livore degli scorsi anni, entrambi sono riusciti a ricominciare un nuovo capitolo, ovviamente lontano da Mediaset.
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