Mentre l’Italia affonda, il Pd in crisi sulla maternità surrogata solidale. Elly Schlein contro la maggioranza del partito

È stata fissato per domani l’esame in aula alla Camera dei deputati della Pdl sulla maternità surrogata «reato universale», così come stabilito dalla conferenza dei capigruppo. L’appuntamento è fissato con il circoletto rosso sull’agenda del Pd, non tanto per la legge voluta dalle destre: il no dei dem è netto. Ma per l’emendamento presentato da Riccardo Magi che introduce la Gestazione per altri «solidale», ossia la maternità surrogata non a pagamento. Su questo la discussione resta accesa. «Dire no al reato universale di Gpa ma voler mantenere il reato nazionale mi sembra una posizione poco coerente e anche molto ipocrita», ha scritto sui suoi social Magi. Il Pd in realtà ha già deciso l’atteggiamento da tenere in aula sull’emendamento: non voto.

Ma la scelta presa nell’ultima riunione del gruppo ha subito manifestato alcune crepe. Non sembra venuta meno l’insofferenza di alcuni deputati dem. Diverse voci critiche si erano già levate nella precedente riunione. Con varie motivazioni erano state Paola De Micheli, Debora Serracchiani, Marianna Madia, Lia Quartapelle tra gli altri a sollevare dubbi. Di «perplessità politiche e di metodo» aveva parlato De Micheli, sottolineando netta: «La maggioranza del gruppo è contraria all’emendamento Magi». Contrarietà che potrebbe manifestarsi in aula, con un no esplicito e quindi la scelta di non partecipare al «non voto». Anche alla riunione di Energia popolare, l’area di Stefano Bonaccini, il tema ha tenuto banco: «Ho contestato le forzature.

Abbiamo costruito un percorso chiaro: no al reato universale, sì ai diritti dei bambini, no alla introduzione surrettizia della Gpa nel Paese», ha detto Lorenzo Guerini. I dirigenti dem stanno cercando di trovare un punto di equilibrio e di disinnescare le polemiche interne. Una riunione del gruppo parlamentare di Montecitorio è stata convocata per ieri, all’ordine del giorno c’era anche la questione salario minimo. Sono state ore di contatti e trattive febbrili, con un occhio rivolto al Nazareno ein particolare alla segretaria: «È lei che deve risolvere la questione, deve decidere che posizione tenere», spiega un deputato dem. La soluzione cui si starebbe lavorando è affidata alla capogruppo dem alla Camera Chiara Braga, nel suo intervento in aula dovrebbe spiegare in modo puntuale le ragioni del non voto sull’emendamento Magi. Ma i deputati più «inquieti» chiedono alla capogruppo un di più: «Dovrebbe dire chiaramente chela posizione del Pd sulla Gpa non è cambiata». Un passo in avanti che metterebbe in fuori gioco i deputati tentati dal no all’emendamento Magi. «Altrimenti, chi ha invocato libertà di coscienza si sentirebbe in ragione nel praticarla», avvisa una parlamentare. La scelta del «non voto» in ogni caso non sarebbe in discussione. La questione, però, pare più se aprire già in settimana una discussione interna sulla Gpa (invocata anche in Direzione) o più in avanti negli organi di partito.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
1 comment
  1. Quando ero bambino c’era il surrogato di cioccolato. Una cosa che assomigliava al cioccolato ma non lo era. Insomma, ti riempivi la pancia di grasso marrone mentre i figli dei ricchi se la riempivano di cioccolata. La maternità surrogata è la stessa cosa. Due froci votanti pddi fanno finta di giocare a Barbie e Ken e una poveraccia si deve riempire la pancia con il loro seme di merda per surrogare un frocetto. Chiaro no?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

“Sono bisessuale, dovete saperlo” Anche oggi un cantante di turno, papà di due figli, informa il mondo intero con la solita, melensa solfa

Next Article

Gli è saltato il cuore mentre si allenava in palestra: il figlio di Lebron James salvo per miracolo, a soli 19 anni, dopo giorni di terapia intensiva

Related Posts