Caso la Russa junior, il padre della ragazza si scalda per nulla: il sequestro del cellulare, a prescindere dalla scheda sim, consente di scaricare qualunque cosa. Se pensasse ai problemi di dipendenza della figlia, a prescindere dallo stupro o meno, farebbe molto meglio

L’IRA DEL PADRE DELLA RAGAZZA SU LA RUSSA JR “GRAVE NON DARE LA SIM, NASCONDE QUALCOSA”

Sandro De Riccardis e Rosario Di Raimondo per “la Repubblica”

«Prendo atto della mancata spontanea consegna della sim del telefono coinvolto. Vista la delicatezza degli eventi, ritengo che questo fatto sia la dimostrazione di una volontà di nascondere qualcosa. Soprattutto da parte di chi predicava l’abolizione delle immunità parlamentari, come scritto sui giornali, figuriamoci davanti ad un asserito reato di violenza sessuale».

Il padre della ragazza che ha denunciato Leonardo La Russa per violenza sessuale, segue tutte le fasi delle indagini che devono far luce sulla presunta della notte del 18 maggio scorso.

[…] ripete di avere un solo obiettivo. Capire cos’è successo alla figlia. «Mi auguro che si smetta di fare politica e che non si accusi la seconda carica dello Stato, dando priorità alla sola ricostruzione della verità dei fatti».

È lo stesso obiettivo degli investigatori che dal 3 luglio scorso […] stanno instancabilmente percorrendo tutte le strade per ricostruire i fatti di quella notte, nonostante le difficoltà oggettive dell’indagine. In assenza di immagini di telecamere […]  il sequestro del telefonino di Leonardo può essere una strada ulteriore per arrivare alla verità.

Il provvedimento riguarda esclusivamente il dispositivo e non la sim, che è intestata allo studio legale del padre e quindi coperta dalle garanzie previste dal ruolo di parlamentare e presidente del Senato. Leonardo ha consegnato lo smartphone in Questura venerdì. «Ci sarà collaborazione», ha ribadito ieri Ignazio La Russa, incontrato daRepubblica vicino al suo studio legale. […]

L’hardware senza sim può comunque rivelare molte informazioni, perché è lì — e non nella scheda — che è conservata la maggioranza dei dati. Le chat di Whatsapp, per esempio, sono custodite sul cellulare. Per questo la procura […] ha già individuato una serie di chiavi per selezionare il materiale utile all’indagine ed evitare qualsiasi sconfinamento in conversazioni tra l’indagato e il padre senatore, protette dall’immunità parlamentare.

La ricerca riguarderà un intervallo di tempo preciso (dal 18 maggio al momento del sequestro), una rosa di nomi propri, parole proprie del gergo giovanile in relazione alla presunta violenza sessuale, ma anche immagini e video: anche se non ci sono evidenze della loro presenza, se venissero trovate sarebbero decisive nell’indagine.

Hanno dato invece esito negativo le verifiche sullo pseudonimo del dj. Il giovane che la ragazza ricorda essere stato indicato da Leonardo come il secondo uomo ad avere avuto un rapporto con lei, quando non era cosciente. Ma che nella casa ci fosse come ospite un amico di Leonardo, arrivato da Londra, lo ha ammesso lo stesso presidente del Senato.

Nemmeno è stato individuato ancora il tassista che quella notte ha accompagnato l’amica della presunta vittima a casa, alle 3 di notte […]

2. LA SCORTA, LE ANALISI E IL SILENZIO. LA STRATEGIA DIFENSIVA DI LA RUSSA

Estratto dell’articolo di Giulia Merlo per “Domani”

Silenzio stampa e «massima collaborazione con la procura» in relazione al presunto stupro compiuto da Leonardo La Russa ai danni di una ex compagna di liceo. Questo è tutto quel che filtra dalla galassia del presidente del Senato Ignazio La Russa […]. «Io non sarei intervenuta», ha detto la presidente del consiglio: poche parole ma pesanti come macigni su La Russa, che già aveva capito di aver travalicato i limiti istituzionali e di aver creato un problema politico oltre che, in quanto seconda carica dello stato, uno strappo con il Quirinale.

[…] Ora la priorità della famiglia La Russa è quella di procedere in modo da tutelare il ragazzo, che avrebbe continuato a ripetere che il rapporto sessuale con la ragazza c’è stato ma che sarebbe stato consenziente.

Venerdì sera Leonardo è stato convocato dalla polizia, dove è arrivato accompagnato dalla madre e dall’avvocato Adriano Bazzoni. É in questa occasione che gli è stato chiesto di consegnare il telefono e lui l’ha subito fatto.

[…] Tuttavia, risulta a Domani che dalla famiglia emergerebbe grande tranquillità su quello che potrà essere rinvenuto sul cellulare e non ci sarebbe la volontà di impugnare il sequestro. Si procederà con la perizia la prossima settimana, così da lasciare il tempo all’indagato di nominare un proprio perito.

Intanto, sul fronte della difesa, si starebbe lavorando per ricostruire i fatti e individuare eventuali prove a sgravio. Il problema principale ha a che vedere con le tempistiche: la denuncia è stata presentata quaranta giorni dopo la notte dei fatti, tra il 18 e il 19 maggio, anche se la ragazza si è recata al centro antiviolenze della clinica Mangiagalli già il giorno successivo.

Questo lasso di tempo comporta che oggi non dovrebbero esistere più […] immagini reperibili: quelle dei locali vengono cancellate in genere dopo 24 ore, quelle invece in luoghi pubblici dopo sette giorni. Non resta che cercare testimoni oculari.

Leonardo avrebbe garantito al padre che la ex compagna di scuola lo avrebbe seguito volontariamente a casa e […] gli avvocati difensori stanno valutando di ascoltare gli agenti della scorta di La Russa, che stazionano davanti alla sua casa di Milano e che potrebbero aver visto i ragazzi entrare in casa, in modo da dare informazioni sulle condizioni di lei.

Nello stesso modo si stanno muovendo anche gli inquirenti, che stanno cercando altri frequentatori del locale Apophis […] Secondo l’Ansa, un conoscente della presunta vittima che quella sera si trovava all’Apophis ha detto agli investigatori che lei a inizio serata non sembrava «particolarmente alterata».

Non solo. Il figlio di La Russa ha sempre detto di non aver mai assunto droghe, e ora il collegio difensivo vorrebbe sottometterlo a esami medici per dimostrarlo. […]

La scelta difensiva, però, è quella della collaborazione più completa e del silenzio mediatico. […] Tutto per far calare il silenzio su una vicenda complessa con al centro due giovani e una tempesta mediatica e politica intorno.

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  1. L’ordine del carabiniere dato a chi non è militare vale quanto il due di briscola, comunemente detto una scartina assieme al quattro, cinque, sei e sette cioè zero punti.

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