L’attore, vecchio amico di Giorgia Meloni, condurrà una versione tv de ‘Il mercante in fiera’ su Rai2 e poi dal primo gennaio 2024 sostituirà Fabio Insinna a ‘L’eredità’
di Silvio Fumarola per Repubblica
Tutto come previsto, scritto da mesi. Anzi. Per Pino Insegno, meglio del previsto. Nella nuova stagione televisiva fa il bis: dal 18 settembre al 22 dicembre presenterà su Rai 2, nell’access prime time, Il mercante in fiera (avrà come diretto concorrente su Rai 1 Amadeus con Affari tuoi). Poi, dal primo gennaio sbarcherà su Rai1 dove condurrà – come era ampiamente previsto – L’eredità al posto di Flavio Insinna. L’annuncio ufficiale arriva alla presentazione dei palinsesti Rai a Napoli, con l’ad Roberto Sergio a fare gli onori di casa: le voci non sono più solo voci, nelle brochure del Day Time e del Prime Time, campeggiano le foto di Insegno. TeleMeloni diventa un progetto concreto.
Viale Mazzini, presentando Il mercante in fiera, annuncia “rivista e attualizzata, la riedizione televisiva dell’iconico gioco natalizio, che ha già dimostrato una potente forza attrattiva verso target di giovani, giovanissimi e famiglie. Tre concorrenti si sfideranno mettendo alla prova fortuna, astuzia e strategia in un game show”. Sarà davvero così potente questa forza attrattiva? Sull’Eredità c’è poco da dire, per milioni di spettatori è un appuntamento fisso, con l’atteso momento finale della Ghigliottina. Insinna lo trasformava in un happening.
Classe 1959, il successo con la Premiata ditta (con lui Roberto Ciufoli, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti), una carriera tra cinema, sale di doppiaggio, teatro e tv, grazie all’antica amicizia con Giorgia Meloni, Insegno è arrivato esattamente dove voleva. «Dicono di tutto, ora divento ct della Nazionale, la prossima settimana prendo il posto di Mattarella» aveva ironizzato all’inizio di aprile quando si intensificavano le voci sul suo approdo in Rai. E’ apparso sui palchi delle campagne elettorali di Giorgia Meloni. «Verrà il giorno della sconfitta, ma non è questo». Con una citazione del Signore degli Anelli, il 22 settembre 2022 l’attore aveva presentato sul palco di piazza del Popolo la leader di Fratelli d’Italia durante l’ultimo comizio prima delle elezioni politiche del 25 settembre. Presente agli eventi di FdI, era andato più volte a fare visita alla premier Meloni a Palazzo Chigi. Presenza che non è passata inosservata: quattro sarebbero state le visite documentate; stazionavano i cronisti che seguono la politica.
Il suo arrivo in Rai aveva scatenato il web che gli affibbiava qualsiasi ingaggio, dall’arrivo a Sanremo come conduttore del Festival, al ruolo di padrone di casa dello show di Capodanno di Rai1 L’anno che verrà, pure quello condotto da Amadeus (straconfermato anche per quest’anno). Fiorello si era scatenato. A Viva Rai2 si era divertito a mettere in mezzo il suo amico Amadeus “defenestrato” in favore di Insegno. “Io già immagino il discorso di apertura di Pino Insegno a Sanremo, lui grandissimo doppiatore: ‘Questo Festival non appartiene a un uomo solo, ma a tutti”. E prendendo spunto dal fatto che Insegno aveva doppiato Aragorn nel Signore degli Anelli, lo showman aveva ipotizzato un discorso di apertura del neo conduttore: «Stanotte queste colline brulicheranno di orchi, elfi, cantanti, musicisti, coristi e televoto. Conquisteremo l’Ariston, manderemo gli argonauti nella giuria demoscopica». Naturalmente come consolazione aveva offerto ad Amadeus, amico di una vita, un posto a TeleMinkia.
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