Nicola Bonante andrà al Tribunale di Bari, ma dovrebbe essere applicato alle udienze fino alla sentenza. L’avvocato Giulia Bongiorno: “Non ne sapevo nulla”.
Quello che oramai si vociferava da giorni, adesso diventa ufficiale: il trasferimento di uno dei tre giudici assegnati al processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici genovesi. Il figlio del Garante dei Cinque Stelle ed Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia sono chiamati a rispondere di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza italo-norvegese e di violenza sessuale verso una sua amica, Roberta.
Ciro Grillo, il giudice si trasferisce: si rischia di dover rifare il processo
Il processo per lo stupro di gruppo, che si svolge a Tempio e coinvolge Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, e i suoi tre amici, affronta un nuovo ostacolo. Alla vigilia dell’udienza, si scopre che uno dei giudici del collegio è stato trasferito al Tribunale di Bari. Il trasferimento potrebbe comportare la necessità di ripetere il processo da capo, a meno che il giudice non ottenga l’applicazione al dibattimento fino alla fine del procedimento. La decisione spetta al Consiglio superiore della magistratura e al ministero della Giustizia. È probabile che l’udienza di lunedì salti a causa dell’annuncio del trasferimento del giudice.
Per la parte civile, la notizia del trasferimento è stata una sorpresa. L’avvocato Giulia Bongiorno, che rappresenta la ragazza vittima dello stupro, dichiara di non essere stata ancora informata ufficialmente. I 4 imputati sono accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti della studentessa, che all’epoca dei fatti aveva 19 anni. La Procura sostiene che la violenza sia avvenuta nonostante i ragazzi affermassero che i rapporti fossero consensuali.
Le accuse contro i giovani includono costringere la vittima a avere rapporti sessuali in camera da letto e nel bagno, costringerla a bere una grande quantità di vodka e obbligarla a rapporti sessuali di gruppo. La Procura di Tempio Pausania ha individuato il residence grazie a un selfie scattato dalla ragazza. Le indagini sono state chiuse due volte in precedenza.
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C’è la protezione dall’alto per il figlio del comico, tutto è buono per far ritrdare il processo ed arrivare alla prescrizione. Che arrivi la condanna o meno il comportamento di questi ragazzotti è inqualificabile ma i genitori li difendono come se fossero loro le vittime e non è ben chiaro a nessuno di loro il crimine commesso. Per loro è una bravata, come se distruggere la vita di una persona sia un fatto di secondo piano. E’ inutile, se i genitori non hanno una morale, pensare che l’abbiano i figli.