Sport a lutto anche oggi: morto nel solito modo Giulio Marleci, pugile 29enne di Modena. Al momento del decesso, era alla guida della sua auto. Fortunatamente si è schiantato contro un cassonetto

Modena piange la scomparsa improvvisa di Giulio Marleci stroncato da un malore improvviso a soli 29 anni

Modena, Giulio Marleci era alla guida della sua auto. 

Inutili i soccorsi di un chirurgo del Policlinico che abitava in zona. Gli amici: «Era uno sportivo, mai sofferto di nulla»

Un malore improvviso, poi lo schianto. Modena piange Giulio Marleci, 29 anni, morto sabato sera poco prima delle 21.30, al volante della sua Wolkswagen Polo. Di origini albanesi, Xhulio, questo il nome di battesimo, era conosciutissimo in città e nel mondo della boxe dilettantistica.

«Si sottoponeva a visite mediche regolari»

«Non ha mai sofferto di cuore e come sportivo si sottoponeva a visite mediche regolari»  assicurano i famigliari che hanno chiesto ulteriori accertamenti che sono in corso proprio in queste ore.

Oggi “la Ring-Adora sarà chiusa per lutto”. Così si legge nella pagina Facebook della palestra di pugilato modenese dove Xhulio (Giulio) Marleci era iscritto. A seguire i commenti increduli dei ragazzi e delle ragazze che frequentano la società e che non si capacitano della sua scomparsa così tragica e inaspettata. Sotto alcune foto degli atleti; tra queste una dove al centro c’è anche Giulio, grintoso pronto per salire sul ring. E sul ring attraverso la Ring- Adora, nome fortemente evocativo del pugilato modenese, Giulio ci era salito il pomeriggio del 24 giugno scorso in piazza Matteotti. ‘Giulio The machine’ pubblicizzava l’evento. Prima di iscriversi a questa società il ragazzo si era allenato per alcuni anni anche con l’Accademia Puglistica Modenese con la quale aveva disputato più di venti incontri. “Un bravo pugile – lo ricorda il presidente Tony Agate – e una persona generosa e disponibile”. Con la boxe si era distinto in diverse competizioni dilettantistiche. “Xhulio non aveva patologie – assicura la zia Vera che, appena saputo della tragedia, ha preso il primo volo da Siracusa dove vive – era uno sportivo, soltanto pochi giorni fa aveva fatto un incontro e si era sottoposto a tutte le visite; siamo sconvolti, ora mio fratello (suo padre) chiede che venga fatta l’autopsia”. Dal mondo della boxe arrivano tanti messaggi di affetto: “Ti ricorderemo come un guerriero che si é sempre battuto con il sorriso – si legge nella community Facebook ’Pugile da tastiera’ – sempre pronto a motivare tutti in palestra. Sempre con una battuta pronta per farci ridere e sempre con una parola di conforto. Giulio lascia gli amici e i suoi cari, la boxe non é la causa, la boxe lo aveva salvato. Sarà per sempre uno di noi”.

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