“Hanno fatto chiudere i miei conti bancari chiusi per vendetta” Nigel Farage, l’incredibile denuncia: sufficiente il sospetto (ripetiamo sospetto) che abbia preso soldi legittimamente da una televisione russa

Il leader pro-Brexit si è visto bloccare i conti correnti. Mentre lui nega ogni accusa e si scaglia contro il sistema bancario britannico, il sospetto è che sia stato sovvenzionato dalla Russia

tratto da Il Riformista

La sua vita nel Regno Unito sta “diventando completamente invivibile“. Lo ha dichiarato Nigel Farage, l’ex leader del Brexit Party, dopo aver affermato che i suoi conti bancari sono stati chiusi “per vendetta” per la Brexit.

Farage, così come riportano i quotidiani del Regno Unito, ha affermato di non aver ricevuto alcuna spiegazione da parte della banca per la decisione, risalente a circa due mesi fa, di chiudere sia il suo conto personale che quello aziendale.

Si tratta di una “filiale di un grande gruppo bancario con un nome molto prestigioso“, ha spiegato l’ex leader del Brexit Party, che però non ha fornito ulteriori dettagli.

Il presidente della banca in questione ha dichiarato che tale mossa è stata “una decisione commerciale”, ma Farage ritiene che sia “una grave persecuzione politica”.

Inoltre, su Twitter, Farage si è scagliato contro le banche britanniche, affermando che fanno “parte delle grandi strutture aziendali che non volevano che la Brexit accadesse”.

Tuttavia, c’è il sospetto che Farage possa aver ricevuto denaro dalla Russia, come riportano il Times e il Daily Mail: Farage nega l’accusa e si considera un perseguitato politico, una “non persona” presa di mira dall’establishment bancario. L’anno scorso, il parlamentare laburista Chris Bryant accusò Farage di aver ricevuto circa mezzo milione di sterline dall’emittente tv Russia Today. Farage ha continuato a negare, mentre Bryant non ha voluto commentare gli sviluppi della vicenda.

Frattanto, la questione arriva all’Europarlamento: “Prima o poi tutte le verità vengono a galla, si sa. Ad esempio se la Russia ha sostenuto, anche economicamente, il referendum della Brexit. Intanto proprio per questa ragione il conto corrente di Nigel Farage, il più illustre sostenitore e promotore della Brexit, è stato chiuso senza preavviso. Pare, infatti, che avesse ricevuto soldi dalla Russia. Quante altre cose, passaggi fondamentali per la politica interna dei Paesi UE, come i referendum del 2016, ha finanziato Putin contro l’Europa e gli stati nazionali?”, scrive Nicola Danti, europarlamentare di Renew Europe su Twitter.

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