Agente in fin di vita a Milano, guarda che combinazione: la risorsa che ha cercato di ammazzarlo non avrebbe dovuto essere in Italia. Non solo era recidivo, ma anche clandestino

Irregolare e recidivo: chi è il marocchino che ha massacrato il poliziotto
L’agente operato d’urgenza dopo tre coltellate: è grave e in pericolo di vita. L’immigrato lanciava sassi contro treni e persone a Lambrate: arrestato e portato a San Vittore
di Franco Lodige per il blog di Nicola Porro

L’identikit è chiaro, cronaca ricorrente in una città che deve fare i conti con tanti, troppi immigrati clandestini senza volto e con una infinità di alias. Il 37enne che ha accoltellato un poliziotto alla stazione di Lambrate di Milano, che ora combatte tra la vita e la morte, è un marocchino irregolare  di 37 anni già conosciuto alle forze dell’ordine.

È circa la mezzanotte tra mercoledì e giovedì quando la polizia ferroviaria si trova a dover fare i conti con un uomo che lancia pietre contro le persone, sulla strada e contro i treni in transito in stazione. Una donna, di 55 anni, viene colpita alla testa costringendola alle cure dell’ospedale per fortuna senza conseguenze. Gli agenti richiedono l’intervento delle volanti della Questura di Milano, titolata a trattare casi di questo tipo: l’uomo è molesto, in stato di agitazione, mette a repentaglio la sicurezza dei treni e delle persone. Sul posto arrivano due pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico a tutela della comunità dotate anche di taser. Piccolo problema: l’immigrato indossa un giubbotto e pare che questo abbia fatto da scudo contro la scarica elettrica. È a questo punto che si scatena la furia dell’immigrato. Il 37enne si avventa contro il vice ispettore Christian Di Martino, è armato di coltello, e lo colpisce per tre volte alla schiena. Sono fendenti che squarciano la carne e raggiungono gli organi interni. Di Martino viene trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda in codice rosso. Le sue condizioni appaiono subito gravi e viene portato direttamente in sala operatoria a seguito dell’emorragia riportata per la lesione di alcuni organi. Secondo quanto risulta a Nicolaporro.it, al momento senza conferme ufficiali, l’agente avrebbe perso un rene e sarebbe andato incontro a diversi arresti cardiaci. Cinque per la precisione. La situazione può cambiare di minuto in minuto e i medici hanno dovuto utilizzare un grande numero di sangue e plasma durante l’operazione. Attualmente l’agente avrebbe anche un edema polmonare. Secondo l’Agi il giovane sarebbe “in condizioni stabili seppur critiche”, ma i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Si trova ancora in sala operatoria in attesa di essere spostato in terapia intensiva.

Nell’aggressione restano feriti lievemente anche un agente di 23 e due di 34, medicati dalle auto mediche accorse sul posto. Il clandestino, intanto, viene arrestato dagli altri poliziotti intervenuti. È già noto alle forze dell’ordine: nonostante utilizzi diversi alias, risulta avere diversi precedenti per reati contro le persone, contro il patrimonio e per resistenza a pubblico ufficiale.  Forse meritava di essere in galera, invece era libero di circolare per Milano. Pronto a lanciare sassi contro i treni. E a rischiare di uccidere un agente. Di soli 35 anni.

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