Le croci resteranno sulle montagne, il vertice del Cai lascia invece la poltrona. Il direttore editoriale e responsabile delle attivitĆ del Club alpino italiano (Cai)Ā Marco Albino Ferrari, e il curatore del sito internet Pietro Lacasella si sonoĀ dimessiĀ in seguito alle polemiche sulle croci di vetta, i crocifissi che si trovano in cima alle montagne che il Cai aveva annunciato di voler rimuovere āper motivi culturaliā. Ferrari in un post su Facebook ha smentito āle dichiarazioni inventate secondo le quali io avrei detto che le croci di vetta vanno tolteā. Ma a scatenare le polemiche era stato un articolo, nero su bianco, sulla rivista ufficiale del Club.
Le croci sulle vette delle montagne e le dimissioni del direttore del Cai
Il Club Alpino Italiano,Ā sullo storico portale dellāassociazione loĀ Scarpone ,Ā aveva lanciato la proposta: āLa societĆ attuale si puĆ² ancora rispecchiare nel simbolo della croce? Ha senso innalzarne di nuove? Probabilmente la risposta ĆØ noā¦ La croce non si coniuga piĆ¹ con un presente caratterizzato da un dialogo interculturale, che va ampliandosi, e da nuove esigenze paesaggistico-ambientaliā. Poi erano arrivate le scuse del presidente per lāequivoco, dopo la sfuriata del ministro del Turismo SantanchĆ© e la sollevazione del centrodestra. āResto basita ā aveva dichiarato SantanchĆØĀ ā dalla decisione del Cai di togliere le croci dalle vette delle montagne senza aver comunicato nulla al Ministero. Non avrei mai accettato una simile decisione che va contro i nostri principi, la nostra cultura, lāidentitĆ del territorio, il suo rispetto. Un territorio si tutela fin dalle sue identitĆ e le identitĆ delle nostre comunitĆ ĆØ fatta di simboli che custodiscono nel tempo la storia e valori.Ā Invito il presidente del Cai a rivedere la sua decisioneā.
Le dimissioni del presidente: āGestione sbagliata della vicendaā
Oggi la svolta,Ā dopo le scuse: le dimissioni.Ā āNei giorni scorsi, il Presidente del Cai ha contribuito ad alimentare lāequivoco: si ĆØ scusato con il ministro SantanchĆ© per una colpa inesistente prendendo le distanze da una mia dichiarazione mai fatta ā ha scritto ieri in un post ā Peccato, non difendendo i suoi collaboratori e il suo Ente da infondate polemiche,Ā ha perso lāoccasione per dimostrare che il Cai ha la schiena dritta.Ā Per questo, per la serietĆ a cui non posso sottrarmi, ho dato le dimissioni da Direttore editoriale e Responsabile delle attivitĆ del Club Alpino Italianoā. Poche ore dopo ĆØ arrivato lāannuncio di dimissioni anche di Lacasella.
āAvrei tante cose da dire accumulate dentro di me in questi giorni di tensioneĀ ā ha scritto sulla sua pagina Facebook ā Lāunica cosa perĆ² che in questo momento ritengo essenziale comunicare ĆØ che, conseguentemente alla gestione che ĆØ stata fatta della vicenda ācroci di vettaā, ho ritenuto opportuno presentare le dimissioni al Club Alpino ItalianoĀ a cui non mancherĆ la mia disponibilitĆ in questa fase di transizioneā.
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