“È stato lui a rapire la bimba” Kata, il terribile sospetto nell’ex hotel occupato abusivamente: “Ecco chi è l’uomo nero”

Chi ha rapito la piccola Kata, la bimba scomparsa dall’hotel Astor di Firenze, lo scorso 10 giugno 2023? Secondo alcune indiscrezioni c’è un “uomo nero” che gli inquirenti stanno già cercando. Come riporta anche La Nazione, a rapire la piccola Kataleya Alvarez sarebbe stata una persona che probabilmente resisteva illegalmente all’interno dell’ex-Hotel Astor. Secondo questa ipotesi quindi, almeno un altro occupante avrà, con tutta probabilità, assistito alla scena. Eppure divincolarsi tra questo terribile muore di omertà sembra improbabile.

È questa quindi, sempre secondo La Nazione, l’ultima ipotesi choc che gli inquirenti stanno seguendo. E il motivo è chiaro: non è entrato nessun altro, se non che gli abitanti abusiva del palazzo, in quelle tragiche ore antecedenti alla scomparsa della piccola. Secondo le telecamere di video-sorveglianza, sembra chiaro che la piccola Kata non sia mai uscita dal cancello di via Boccherini.

Tuttavia, come abbiamo sempre dichiarato, la bimba potrebbe essere stata portata via da un’uscita secondaria, lontana dalle telecamere. E ancora, nessun occhio elettronico, almeno il giorno della scomparsa, l’ingresso di persone estranee allo stabile o non conosciute da chi vi abitava. Ed è qui che l’ipotesi choc prende piede. Secondo queste indiscrezioni quindi, l’ipotesi più probabile è che a rapire la piccola sia stato un un occupante dell’Astor di Firenze.

Chi ha rapito la piccola Kata: l'ipotesi choc

Proseguono le indagini e ieri la pm della Dda ha interrogato insieme ai carabinieri diverse persone che potrebbero aver visto qualcosa. Niente da riscontrare però, almeno per ora. Poi ci si concentra su quell’ora in cui la madre non ha chiesto info sulla figlia. La donna infatti è rientrata da lavoro alle 15.45, mentre intorno alle 16.45 il figlio l’avrebbe messa al corrente che la sorella non era uscita con loro per andare al campetto da calcio.

Perché la donna, si chiede il pubblico ministero, non ha cercato la figlia nei primi 60 minuti? Cosa ha fatto in quel periodo? Era normale non avere sott’occhio una bimba così piccola, per così tanto tempo? Tutte domande che cercheranno una riposta con la mamma della piccola Kata.

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