Roberto Speranza, la sceneggiata degna del miglior Mario Merola: fa scendere le lacrime mentre spara la gran balla sui suoi anni da indegno ministro al servizio di Big Pharma

Lacrime e orgoglio, ma anche la presa d’atto di un progetto politico fallito. “Articolo Uno oggi smette di essere un Partito politico. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro. E il nostro investimento sarà tutto rivolto a dare forza al nuovo Pd”, ha detto oggi l’ex ministro della Salute Roberto Speranza chiudendo la sua relazione e ringraziando tutto il gruppo dirigente e tutti gli iscritti e delegati riuniti a Napoli con un ‘Evviva la comunità di Articolo Uno”.

Dietro l’angolo, a parte il Pd, c’è anche una nuova associazione. “Sarà un luogo aperto a tutti, indipendentemente dalle scelte individuali che ciascuno farà sul piano partitico, volto a rafforzare la cultura politica della sinistra democratica del nostro Paese”. “Questo è il momento di stare con due piedi dentro questa sfida. Nel nuovo Pd, di cui siamo cofondatori, al fianco di Elly per costruire il perno della coalizione progressista che poi dovrà sfidare la destra e vincere le prossime elezioni politiche”, ha affermato.

“Questo è il momento di stare con due piedi dentro questa sfida. Nel nuovo Pd, di cui siamo cofondatori, al fianco di Elly per costruire il perno della coalizione progressista che poi dovrà sfidare la destra e vincere le prossime elezioni politiche”, ha affermato.

Speranza si commuove per il “ruolo di servitore dello Stato”

Le lacrime sono arrivate alla fine. “Sono stati anni non facili, ho dato l’anima nella funzione molto delicata di ministro della Salute, sono orgoglioso del lavoro fatto al Governo, ho servito il mio paese con disciplina e onore”, ha poi detto Speraanza non nascondendo una forte commozione dal palco di Napoli. “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”, dice, concludendo il suo intervento con una citazione di Enrico Berlinguer, tra gli applausi della sala che intona ‘Bella ciao’.

Quasi 8mila euro. A tanto ammontano le spese elettorali sostenute da Elly Schlein per le politiche del 2022. Per l’esattezza si tratta di 7mila 507mila 31 euro. Tutti soldi pagati di tasca propria, come risulta dalla documentazione presentata alla Camera dal segretario del Pd, registrata nell’anagrafe patrimoniale dei deputati e visionata dall’Adnkronos. Carte alla mano, il leader dem, che nell’ultima dichiarazione dei redditi relativa al 2022 e firmata il 9 gennaio scorso, ha denunciato al fisco un imponibile di 88mila euro, si è accollata ogni spesa per la campagna elettorale (costi per materiale e mezzi propaganda) senza ricevere nessun finanziamento da privati e imprese. Secondo la ‘dichiarazione per la pubblicità della situazione patrimoniale’, Schlein risulta ‘nullatenente‘: non ha auto, nè immobili, nè partecipazioni azionarie.

Finanziamenti elettorali, a Speranza sostegno da Federfarma

Dai 110mila euro versati da una ‘benefit corporation’ americana a Nicola Fratoianni ai 30mila euro donati dall’ateneo telematico ‘Unicusano’ a Maria Elena Boschi, passando per i 20mila euro elargiti da una ditta di trasporti alla premier Giorgia Meloni e i 25mila euro offerti da una società investimenti all’attuale viceministro dell’Economia in quota Fdi, Maurizio Leo. Sono alcune delle ‘donazioni’ ricevute da parlamentari eletti alla Camera in occasione della campagna elettorale per le politiche del 25 settembre 2022 e riportate nell’elenco dei contributi ‘incassati’ da ogni deputato, che l‘Adnkronos ha potuto consultare.

Spulciando i documenti depositati a Montecitorio, si scopre così che il leader di Si e deputato del gruppo Alleanza Verdi-Sinistra, Fratoianni ha beneficiato per l’esattezza di 110 mila 367,19 euro da parte della ‘Social Changes Inc’, con sede in California e diretta da persone molto vicine ai ‘democrats’ obamiani. “Lavoriamo per intrepidi promotori del cambiamento e campagne audaci”, si legge sul sito dell’organizzazione che ha come obiettivo la costruzione di una “sinistra transnazionale” per arginare il ritorno dell’”estrema destra”. La ‘Social Changes’, spiegano fonti di Sinistra italiana, è una ‘benefit corporation’, formula usata, di solito, per le organizzazioni Usa senza fini di lucro: opera a livello internazionale e si occupa di comunicazione per le campagne elettorali dei candidati progressisti, laddove la destra è più aggressiva. I 110 mila euro sono, precisano le stesse fonti, ‘offerte di servizi: dalla realizzazione di spot video all’advertising social alla social strategy.

All’ex ministro della Salute Roberto Speranza, rieletto col Pd in questa legislatura, sono stati donati 15mila euro da ‘Farmaservizi srl’ e altrettanti da ‘Federfarma’, la Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani, la stessa che ha aiutato l’attuale sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato di Fdi, con una donazione pari a 3mila euro.

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